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Italia, Gattuso si infuria dopo la partita: “Una vergogna, non lo accetto!”

Gattuso non ci sta. A Chisinau l’Italia ha portato a casa una vittoria sofferta, molto più del previsto, grazie a due gol realizzati nel finale da Mancini e da Pio Esposito. La prevedibile vittoria della Norvegia sull’Estonia costringerà gli azzurri a disputare i playoff, ma per una sera le discussioni hanno riguardato un altro aspetto.

Non sono mancate certo le critiche per la prestazione della Nazionale. Al 73’, con la partita ancora ferma sullo 0-0, dagli spalti si sono alzati cori di protesta dei 500 italiani presenti. Un atteggiamento che ha fatto letteralmente infuriare Rino Gattuso, che ha difeso a spada tratta i suoi ragazzi.

Il ct si è presentato davanti alle telecamere con lo stesso sguardo di quando giocava e le cose non andavano bene: diretto e poco incline ai compromessi. “Quello che ho sentito oggi è una vergogna, non lo accetto“, ha detto il tecnico, chiarendo subito il bersaglio: i tifosi italiani presenti sulle tribune che hanno contestato la squadra nel momento più delicato del match. (continua dopo la foto)

L’allenatore ha difeso la prestazione della Nazionale, pur nelle difficoltà. “Io ho visto un’Italia che ha giocato e loro non hanno mai tirato in porta”, ha sottolineato. E poi ha affondato il colpo: “Se siete rimasti all’11-1 che la Moldavia ha subito dalla Norvegia non è un problema mio“.

Il riferimento al fragoroso risultato della Norvegia sui moldavi è stato inevitabile, viste le difficoltà incontrate dagli azzurri. Gattuso ha poi esternato il suo fastidio per i giudizi dei giornalisti: il messaggio è che le partite semplici nel calcio di oggi non esistono più.

Gattuso ha voluto chiaramente difendere la squadra e ha ribadito l’idea di un gruppo che sta affrontando avversari, viaggi e pressioni mettendoci tutto ciò che ha. “Bisogna stare uniti, perché la squadra sta combattendo in campo e sentire 500 tifosi che contestano fuori casa non lo accetto”.

C’è stato spazio anche per l’analisi tecnica, soprattutto dopo le difficoltà iniziali di Scamacca e Raspadori. L’ingresso di Retegui e Pio Esposito ha cambiato la gara e il ct lo ha riconosciuto, ma poi ha ribadito il concetto inziale: “Mettendo 11 giocatori nuovi pensavo che potevamo pure perderlaInvece chapeau“, ha commentato, dichiarandosi soddisfatto della risposta della squadra. (continua dopo la foto)

Alla fine è arrivata anche la polemica sulla formula delle qualificazioni. Gattuso ha puntato il dito contro un sistema che, secondo lui, non premia le squadre europee che sarebbero meritevoli di partecipare ai Mondiali per ranking e prestazioni. “Il record di sei partite vinte dall’Italia? Dovete chiederlo a chi fa i gironi e le regole“, ha affermato.

Poi Gattuso ha ricordato come negli anni ’90 le cose fossero diverse, e come le migliori seconde dei gironi ai suoi tempo sarebbero state sicure di qualificarsi direttamente ai Mondiali. Ora invece le cose sono cambiate, e forse sarebbe il caso di ridiscutere le regole. “Le difficoltà ci sono e io le conosco fin troppo bene, ma è il momento di andare avanti tutti insieme“, ha concluso il Ct.

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