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Bertolucci, che bacchettata a Sinner: “Non è come Djokovic e Alcaraz”

Dopo il ritiro di Jannik Sinner dal torneo di Shanghai, la discussione sullo stato fisico del numero uno italiano si è riaccesa. A intervenire, come spesso accade con grande schiettezza, è stato Paolo Bertolucci, che ai microfoni di Sky Sport ha espresso un giudizio netto.

“Mi dispiace per lui, a Shanghai aveva una grossa chance. È un po’ gracilino il ragazzo: una volta i crampi, una volta lo stomaco, poi il gomito, le vesciche e l’anca. Insomma, cominciano a essere tante le cose”.

L’ex campione di Davis, pur riconoscendo i progressi e la costanza di Sinner, ha sottolineato come il fisico del tennista altoatesino sembri ancora lontano da quello di campioni come Djokovic o Alcaraz. “Non ha la stessa consistenza fisica di quei due”, ha spiegato, “e questo mi sembra ormai evidente”.

Per Bertolucci il problema non è solo individuale, ma riguarda anche le condizioni estreme di gioco in Asia. “Devono mettere delle regole, come ci sono nelle WTA devono esserci anche nell’ATP, perché quando giochi nel Sud Est Asiatico può capitare. Dal giorno dopo sei a posto, ma servono norme chiare per tutelare i giocatori”.

L’ex tennista ha espresso dispiacere per l’occasione mancata da Sinner a Shanghai, dove, secondo lui, “aveva la possibilità di raccogliere punti preziosi per la corsa al primato nella classifica ATP”.

Bertolucci ha poi spostato l’attenzione su Lorenzo Musetti, impegnato nella rincorsa alle Nitto ATP Finals. “È in piena corsa” ha detto l’ex campione, “il match con Aliassime è quasi uno spareggio, non definitivo ma importante. Se lo supera, ha praticamente staccato il biglietto per Torino”.

Il commento non è mancato nemmeno sul rivale canadese: “Aliassime non è quello dello scorso anno, ma si vede che il matrimonio, o i preparativi per le nozze, gli hanno fatto bene. Sarà una partita tosta e interessante”. Quanto all’ex numero uno del mondo, Novak Djokovic, Bertolucci ha chiuso con una battuta: “Mi meraviglierei molto se venisse a Torino”.

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