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Cesare Casadei: promessa azzurra al banco di prova

Cesare Casadei

Il nome di Cesare Casadei è ormai familiare a chiunque segua da vicino il calcio italiano. Giovane centrocampista nato nel 2003, cresciuto nel vivaio dell’Inter e poi passato al Chelsea, Casadei è da tempo uno dei nomi più in vista tra le promesse della nuova generazione azzurra. Il Mondiale U20 del 2023 lo ha consacrato al grande pubblico, con prestazioni da protagonista e la vittoria del titolo di capocannoniere del torneo, un traguardo notevole per un centrocampista. Da quel momento, le aspettative nei suoi confronti sono cresciute in maniera esponenziale. Eppure, la sua carriera è ancora tutta da scrivere: i prestiti in Championship con Reading e Leicester, tra alti e bassi, hanno evidenziato tanto il potenziale quanto la necessità di crescere in continuità e personalità. Ora a Torino, Casadei si trova in una fase cruciale per trasformare il talento in risultati concreti. L’Italia calcistica lo osserva con attenzione, sperando che possa diventare un punto fermo per il presente e il futuro della Nazionale maggiore. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Gli esordi

Cesare Casadei nasce a Ravenna il 10 gennaio 2003 e muove i primi passi calcistici a Cervia, dove inizia a giocare a soli sei anni, spinto dalla passione condivisa con i fratelli più grandi. La sua crescita è rapida: notato dal Cesena, percorre tutta la trafila del settore giovanile fino al fallimento del club nel 2018, quando si trasferisce all’Inter. A Milano lascia casa a soli 15 anni e trova l’ambiente ideale per sviluppare il suo talento: con l’Under 17 conquista subito un campionato nazionale, prima di approdare in Primavera, dove si impone come centrocampista offensivo dalle doti realizzative superiori alla media. Nel 2021/22 firma una stagione da protagonista assoluto, con 15 gol in 32 presenze e il titolo di MVP delle finali Scudetto Primavera, vinte dai nerazzurri. Nonostante non abbia mai debuttato in prima squadra, il suo nome inizia a circolare anche a livello internazionale, complice il rendimento in UEFA Youth League e la convocazione all’Europeo U19 con l’Italia. A ottobre 2021 il Guardian lo inserisce nella prestigiosa lista “Next Generation”, riconoscendolo come uno dei migliori prospetti mondiali nati nel 2003.

L’esperienza in Inghilterra

Nell’estate 2022 Casadei si trasferisce dall’Inter al Chelsea per circa 15 milioni più bonus, il centrocampista è stato inizialmente inserito nell’Under-21 dei Blues, collezionando gol e minuti preziosi, pur tra qualche inciampo come l’espulsione al debutto in EFL Trophy. La prima vera esperienza nel calcio dei grandi è arrivata con il Reading in Championship: 15 presenze e un gol non sono bastati a evitare la retrocessione, ma hanno acceso i riflettori sulla sua personalità. Nel 2023/24 è toccato al Leicester City, dove l’esordio è stato da sogno: gol-vittoria pochi minuti dopo l’ingresso in campo, segno di un talento pronto a lasciare il segno. A gennaio 2024 il richiamo del Chelsea di Pochettino ha segnato il passaggio in prima squadra, con 11 presenze in Premier League e l’atteso debutto ad Anfield contro il Liverpool. La stagione successiva, sotto la guida di Enzo Maresca, lo stesso tecnico che lo aveva valorizzato al Leicester, Casadei ha assaporato anche il palcoscenico europeo con cinque apparizioni in Conference League, pur restando ai margini in campionato.

Stile di gioco e record

Cesare Casadei è un centrocampista moderno e completo, capace di interpretare più ruoli con naturalezza: nasce come mediano centrale, ma può agire da mezzala e perfino da trequartista, grazie alla sua visione di gioco pulita e verticale. La sua altezza (1,85 m) e la struttura fisica lo rendono un calciatore dominante nei duelli aerei e nei contrasti, mentre la spiccata propensione offensiva lo porta spesso a inserirsi con i tempi giusti negli spazi. Non è un caso che sia considerato uno dei centrocampisti italiani con maggior senso del gol, qualità rara nel suo ruolo.

In qualità di baby-prodigio, Casadei ha collezionato alcuni record notevoli in giovanissima età. La fama mondiale è arrivata al Mondiale Under 20 del 2023, chiuso da capocannoniere con 7 reti e incoronato MVP del torneo. Un’impresa straordinaria: nella storia della competizione solo campioni come Messi, Agüero e Saviola erano riusciti a vincere entrambi i riconoscimenti. Casadei ha anche stabilito il record assoluto di gol segnati da un italiano in un Mondiale FIFA, superando Paolo Rossi e Totò Schillaci (6 reti a testa nelle edizioni del 1982 e 1990). Numeri che dimostrano i margini enormi di crescita del giocatore.

L’ora della verità al Torino

Oggi Casadei è uno dei volti nuovi che il Torino ha deciso di valorizzare in questa stagione, e il suo percorso sembra prendere la direzione giusta. Arrivato a febbraio 2025 dal Chelsea per 13 milioni più bonus, il centrocampista romagnolo ha avuto bisogno di tempo per adattarsi al calcio italiano, ma già nei primi mesi ha fatto intravedere qualità importanti come fisicità, inserimenti e gioco aereo. Oltre al primo gol in Serie A, firmato a Monza, e qualche prestazione in crescendo, il classe 2003 ha trovato conferme anche in Coppa Italia, risultando decisivo con la rete contro il Pisa che ha regalato ai granata l’accesso agli ottavi.

Un gol che mancava da oltre 200 giorni e che può rappresentare il punto di svolta della sua avventura in granata. A soli 22 anni, Casadei è già stato campione d’Europa Under 20 e miglior marcatore del Mondiale di categoria, ma ora è chiamato al passo più difficile: imporsi stabilmente tra i grandi. Marco Baroni lo considera un elemento chiave nel suo 4-2-3-1, spesso come mediano di sinistra con licenza d’inserimento. La sua crescita sarà fondamentale per il Torino, che conta molto sulla sua esplosività e sulla capacità di attaccare lo spazio. Con il giusto tempo e continuità, Casadei ha tutte le carte per diventare un pilastro del club e, chissà, guadagnarsi anche una chiamata in Nazionale maggiore.

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