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Muore al sesto mese di gravidanza per Escherichia coli: ora la terribile scoperta

Escherichia coli trasmesso da pollo contaminato: questa la causa confermata della morte improvvisa di una donna, 39 anni, residente ad Arco, avvenuta il 5 maggio all’ospedale Santa Chiara di Trento durante il sesto mese di gravidanza. I recenti risultati dell’autopsia hanno definitivamente escluso responsabilità mediche e gettato luce sulle reali dinamiche del decesso.

Muore al sesto mese di gravidanza per Escherichia coli: ora la terribile scoperta

Risultato dell’autopsia: esclusa la responsabilità dei medici

L’esame autoptico disposto dalla magistratura ha stabilito che la donna è stata colpita da una infezione fulminante da Escherichia coli, causata da un ceppo particolarmente aggressivo e resistente ai principali antibiotici. “Non sono emerse colpe da parte dei sanitari dell’ospedale di Trento”, ha riferito il legale della famiglia. L’intervento dei medici è stato tempestivo, ma le terapie antibiotiche si sono rivelate inefficaci contro l’infezione.

Sono state praticate manovre rianimatorie fino all’ultimo tentativo, ma la paziente è deceduta per arresto cardiocircolatorio durante le procedure. La direzione sanitaria aveva già segnalato un quadro di “shock settico iperacuto”, condizione confermata dall’autopsia, che ha evidenziato la rapidità e l’inefficacia dei trattamenti disponibili.

Muore al sesto mese di gravidanza per Escherichia coli: ora la terribile scoperta

Pollo infetto: la fonte dell’Escherichia coli

Contrariamente alle prime ipotesi che puntavano al latte crudo, le analisi hanno identificato il pollo infetto come origine del batterio. Rimane incerto se la donna abbia consumato la carne o sia entrata in contatto con il pollo soltanto durante la preparazione. “Non è possibile stabilire con certezza se la contaminazione sia avvenuta per ingestione o semplice manipolazione”, ha precisato il legale.

L’introduzione del batterio nell’organismo ha scatenato una infezione devastante nel giro di poche ore, risultata fatale sia per la donna sia per il bambino che portava in grembo.

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