
Atletica, ai Mondiali di Tokyo Iliass Aouani conquista una splendida medaglia di bronzo nella maratona con il tempo di 2h09’53. È il quarto podio per l’Italia in appena tre giorni, già pari al numero di medaglie ottenute a Budapest 2023. Per l’ingegnere milanese di origini marocchine, protagonista anche dell’oro europeo a Lovanio il 13 aprile scorso, si tratta della consacrazione dopo una stagione straordinaria.
"Questo bronzo arriva dal nulla, dalle case popolari di Ponte Lambro, e spero che la mia storia sia di ispirazione per tutti. Quando ci credi abbastanza, i sogni si possono realizzare". Iliass Aouani, bronzo nella maratona #Tokyo2025, dà una lezione di speranza a un intero Paese pic.twitter.com/O5WcEjfKy6
— Francesco Rosano (@ilRosano) September 15, 2025
Il finale della gara è stato entusiasmante: vittoria allo sprint del tanzaniano Alphonce Simbu sul tedesco Amanal Petros, entrambi accreditati dello stesso tempo di 2h09’48. A soli cinque secondi Aouani si è piazzato terzo, mentre Yohanes Chiappinelli ha chiuso al sesto posto con 2h10’15 dopo essere stato costretto a fermarsi al trentaduesimo chilometro.
Nato a Fquih Ben Salah in Marocco nel 1995 e trasferitosi a Milano con i genitori all’età di due anni, Aouani ha costruito passo dopo passo la sua carriera. Laureato in Ingegneria Civile negli Stati Uniti, ha scelto di vivere a Ferrara per allenarsi con Massimo Magnani, uno dei tecnici più esperti del settore. Sotto la sua guida ha raggiunto il record italiano di maratona nel 2023 con 2h07’16 e poi il nuovo personale di 2h06’06 a Valencia nel dicembre 2024. (continua dopo la foto)

“È uno di quei momenti che si sognano per tutta la vita“, racconta Aouani, visibilmente emozionato. “Sono stato abbastanza folle da sognare in grande. Una medaglia che mi rende orgoglioso ma non appaga la mia fame. Sono grato a chi ha creduto in me”, aggiunge, con un gesto verso il suo coach.
“Felice di alzare il tricolore e di aver reso felici tante persone: la mia famiglia, il coach Massimo Magnani e tutto lo staff che mi segue”. Non sono mancati i momenti di difficoltà lungo i 42,195 km: “Al quindicesimo chilometro affioravano voci della mia parte oscura che mi voleva far mollare, però le ho messe subito a tacere“.
Un piccolo incidente tecnico non lo ha fermato: “Intorno a metà gara, a uno spugnaggio, ho perso una delle due lenti a contatto ma mi sono detto che me ne poteva bastare una”. E sull’ingresso nello stadio: “È stato bellissimo, puntavo all’oro, ma gli altri sono stati più bravi di me“. (continua dopo la foto)

Aouani racconta anche le difficoltà degli ultimi mesi: “L’anno scorso ho vissuto la delusione di non essere stato convocato per le Olimpiadi. Gli ultimi due mesi sono stati complicati anche per qualche infortunio”. Infine, un pensiero alla sua storia personale.
“Questo bronzo arriva dal nulla, dalle case popolari di Ponte Lambro, e spero che la mia storia sia di ispirazione per tutti: quando ci credi abbastanza, i sogni si possono realizzare“. E chiude con una nota familiare: “Mio padre sta per andare a lavorare in cantiere e sarà fiero di me. In questa medaglia c’è di tutto: momenti di delusione in cui volevo mollare, lacrime versate in macchina da solo: ma alla fine ce l’ho fatta”.
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