
Antonella Palmisano conquista la medaglia d’argento nella 35 km di marcia, prova inaugurale della 20esima edizione dei Mondiali di atletica iniziati oggi a Tokyo. La pugliese chiude in 2h42’24 alle spalle della spagnola María Pérez, campionessa iridata uscente e dominatrice della gara in 2h39’01. Terza l’ecuadoregna Paula Milena Torres con 2h42’44.
🥈 𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂𝐀 𝐏𝐀𝐋𝐌𝐈𝐒𝐀𝐍𝐎, 𝐈𝐍𝐈𝐙𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐎𝐍 𝐔𝐍 𝐀𝐑𝐆𝐄𝐍𝐓𝐎! #Tokyo2025
— Atletica Italiana (@atleticaitalia) September 13, 2025
Il Mondiale azzurro comincia subito con una medaglia: secondo posto nella 35 km di marcia per Antonella Palmisano a Tokyo (2h42:24)#atleticaitaliana #WorldAthleticsChamps pic.twitter.com/IjOIaD0qhN
La 34enne marciatrice italiana, campionessa olimpica della 20 km di marcia a Sapporo 2021, si cimentava quest’anno per la prima volta seriamente nella 35 km. La scelta si è rivelata vincente, confermando le previsioni della vigilia. Palmisano ha comunque ribadito di non voler abbandonare la sua distanza “storica”, la 20 km, che le ha già regalato un oro olimpico e due bronzi mondiali (Londra 2017 e Budapest 2023).
Proprio nella 20 km sarà di nuovo protagonista sabato 20 settembre, con l’obiettivo di centrare un altro podio e avvicinarsi al primato di Fiona May, atleta italiana con il maggior numero di medaglie mondiali (due ori, un argento e un bronzo).
Le altre azzurre in gara
In una mattinata giapponese caratterizzata da forte umidità ma senza pioggia, le altre due italiane al via hanno concluso con onore:
- Nicole Colombi undicesima in 2h51’04
- Eleonora Giorgi diciassettesima in 2h58’50, penalizzata da una sosta di oltre tre minuti al 13° km dopo il terzo richiamo dei giudici.

Le parole di Palmisano
Al termine della gara, Palmisano ha raccontato le proprie sensazioni:
“Contenta di aver portato a casa una medaglia che mi mancava e contenta anche che abbia vinto María Pérez. Al suo cambio di ritmo non ci sono stata, ma posso dire ancora la mia. Il bello dello sport è anche questo: ho trovato in lei un’amica vera, mi ha ridato la motivazione dopo la delusione dell’anno scorso e ci siamo anche allenate insieme”.
La marciatrice ha ammesso di aver sofferto fisicamente:
“Negli ultimi dodici chilometri ho avuto crampi costanti a ogni giro di boa, ai piedi e alle gambe. Ho anche pensato di fermarmi, ma continuavo a ripetermi che non poteva essere come Parigi. Nonostante tutto ho voluto arrivare al traguardo. È bello vedere gente in questo stadio, che avevo trovato vuoto ai Giochi”.
Infine, un pensiero al marito e allenatore Lorenzo Dessi:
“Quella dei 35 km è una sfida che era nata per gioco, con Lorenzo. E sono felice anche per lui”.
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