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Ferrari, ci sono i piloti dietro la riconferma di Vasseur: com’è andata

La Ferrari ha scelto la continuità: Frédéric Vasseur è stato confermato alla guida della Scuderia anche per le prossime stagioni. Una decisione arrivata prima del previsto, con un annuncio che era atteso per fine agosto e che invece è stato ufficializzato a fine luglio. In un ambiente dove la rivoluzione è sempre dietro l’angolo, Maranello ha deciso di puntare sulla stabilità per affrontare al meglio la grande sfida del 2026.

Dietro al rinnovo anticipato ci sono anche i due uomini simbolo della Ferrari che verrà: Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Entrambi hanno spinto con forza per la riconferma del tecnico francese. “Fred riesce a mettere da parte le emozioni in un ambiente passionale come la Ferrari. Ha una visione chiara e tira fuori il meglio da ogni persona in fabbrica”, ha spiegato Leclerc, che aspetta da sette anni la chance di lottare davvero per il titolo.

Hamilton, ancora più netto: “È stato lui a portarmi qui, avevo già detto che era la scelta giusta”. Il sette volte campione del mondo è stato un alleato chiave nella strategia di lungo periodo della Rossa. Una fiducia dichiarata, che si è trasformata in un rinnovato asse tecnico, politico e umano. (continua dopo la foto)

Il mandato per Vasseur è di lungo periodo, con una formula 2+1 e la benedizione dell’ad Benedetto Vigna: “Tutti i team principal hanno impiegato più di tre anni per realizzare i loro programmi. Abbiamo deciso di dare continuità alla squadra”. Ufficialmente non ci sono stati contatti con altri profili, anche se le settimane di tensione e le divergenze interne non sono state certo un mistero.

Alla fine, però, ha prevalso la linea della cautela: in assenza di alternative credibili, cambiare ancora (dopo Domenicali, Mattiacci, Arrivabene, Binotto) sarebbe stato un salto nel vuoto. Tanto più in vista della rivoluzione tecnica del 2026 e della necessità di costruire una nuova identità vincente.

Il 2025 ha offerto sinora segnali alterni. A Spa Leclerc è finito a 20 secondi da Piastri, a Silverstone Hamilton ha pagato 39 secondi da Norris. Non è abbastanza, ma Vasseur ha iniziato a lavorare in profondità: ha affidato la direzione tecnica a Loïc Serra, ex Mercedes, e dato sempre più spazio a Jérôme D’Ambrosio, suo vice. I frutti si vedranno nel medio termine, quando tutte le risorse verranno dirottate sul progetto 2026.

Ferrari, il “caso Hamilton”

Intanto anche il caso Hamilton deve andare alla sua soluzione. Il suo rendimento deludente è sotto gli occhi di tutti, ma Lewis non molla: si è calato nella realtà di Maranello, invia documenti, propone idee, cerca sponde. Il rinnovo di Vasseur è anche un investimento sulla sua presenza, sulla sua visione per la monoposto del futuro.

Ma la domanda resta: a 41 anni, Hamilton sarà ancora in grado di inseguire l’ottavo titolo mondiale? Se il rendimento non cambierà, la retorica del “colpo del secolo” resterà solo una suggestione, mentre la McLaren di Norris e Piastri continuerà a crescere, silenziosamente ma inesorabilmente.

Mentre si corre a Budapest e si attende il rinnovo di Russell e Antonelli in casa Mercedes, l’attenzione è tutta sui giovani che vincono. Max Verstappen chierisce la sua posizione: “Mai pensato di lasciare la Red Bull”, ma intanto il paddock guarda avanti. E in casa Ferrari, la rivoluzione per ora può aspettare: il futuro, almeno sulla carta, ha ancora il volto di Frédéric Vasseur.

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