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Inter, la rissa incredibile dopo la gara: Dumfries inseguito, cos’è successo

Doveva essere una serata di festa per l’Inter di Chivu, che con la vittoria per 2-0 sul River Plate ha conquistato il primo posto nel Gruppo E del Mondiale per club e staccato il pass per gli ottavi di finale contro il Fluminense. Ma al triplice fischio, a Seattle, è esplosa la tensione: protagonista Marcos Acuna, che ha perso la testa nei confronti di Denzel Dumfries, scatenando un parapiglia che affondava le radici in vecchie ruggini di campo.

Tutto è avvenuto nei minuti finali. Dumfries e Acuna avevano già avuto un faccia a faccia, poi l’argentino ha deciso di effettuare un’entrata molto dura sull’olandese e, una volta a terra, ha anche scalciato il terzino interista. Denzel ha reagito con uno spintone, a muso duro. L’arbitro ha sedato la rissa mostrando il rosso, anziché al protagonista principale della scena, a Montiel per doppia ammonizione.

Ma il peggio è arrivato dopo: al fischio finale, Acuna si è lanciato come una furia all’inseguimento di Dumfries, che nel frattempo per evitare squalifiche stava rientrando verso il tunnel. Chivu è scattato in campo per fermare l’argentino, mentre l’olandese è stato protetto dall’assalto degli avversari dai suoi compagni.

Nel frattempo Acuna, che ormai aveva completamente perso il senno, è stato trattenuto a fatica da Franco Armani, Gonzalez Pirez, Nicolò Barella e dallo stesso tecnico dell’Inter. Una scena surreale, considerando che proprio il difensore sudamericano era stato la causa di tutto, con le sue continue provocazioni. (continua dopo la foto)

Il nervosismo fra Acuna e Dumfries, comunque, non nasce dal nulla. Tra i due non corre buon sangue a partire dai quarti di finale del Mondiale in Qatar, quando al termine di Argentina-Olanda volarono parole e spintoni. E i fantasmi di Doha sono riemersi in campo, questa volta davanti agli occhi del pubblico americano.

Dumfries, raggiunto dopo il match, ha escluso categoricamente di aver ricevuto insulti razzisti, mentre in sala stampa il tecnico Marcelo Gallardo ha provato a gettare acqua sul fuoco: “È stata una pena, non è questa l’immagine del River che vogliamo dare al mondo”. Un finale amaro per il club argentino, eliminato dal torneo, mentre l’Inter può concentrarsi sul prossimo passo: l’ottavo di finale contro un’altra sudamericana, il Fluminense dell’ex milanista Thiago Silva.

Intanto resta l’eco di una rissa che si sarebbe potuta evitare ma si sa, le partite fra squadre europee e sudamericane prendono spesso una piega “fumantina“. In fondo, era così anche ai tempi di Mazzola a Rivera e delle Coppe Intercontinentali.

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