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Workout post vacanze, come rimettersi in pista

Workout post vacanze

Le ferie sono finite, bisogna farsene una ragione. È dunque arrivato il momento di riprendere, pieni di buoni propositi, i normali ritmi di vita: dieta e sport compresi. I bagordi estivi infatti, tra aperitivi in spiaggia e allegre grigliate, hanno presentato il conto: la bilancia non mente. La fretta è però nemica della salute: non bisogna dunque lasciarsi prendere dalla smania di ritornare in forma e rientrare nei vecchi jeans in tempi record. Al fine di rimettersi in pista è necessario dare un calcio alla pigrizia preferendo al divano della sana attività fisica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in Europa la sedentarietà provoca, ogni anno, 1 milione di decessi. La costante pratica di esercizio fisico, al contrario, gioca un ben noto ruolo nel diminuire la morbilità e la mortalità in quasi tutti i tipi di malattie croniche. Il workout post vacanze merita dunque le dovute attenzioni.

Workout post vacanze, come rimettersi in pista

Prima di tutto è bene individuare la disciplina più compatibile con la propria condizione fisica: l’entusiasmo conta. E tanto. Permette di evitare ripensamenti in corso d’opera. A tale proposito sarebbe opportuno prediligere un allenamento divertente. Meglio ancora se non si è soli ma in compagnia di un’amica/amico o del partner. Sono tanti in realtà gli escamotage che permettono di tenere alta la motivazione: anche investire in un abbonamento trimestrale aiuta. L’impegno economico è un incentivo che porta a non mollare la presa.

Allenamento, meglio programmare in più sessioni

Dalla teoria alla pratica. Mai pretendere troppo da se stessi: il workout post vacanze deve iniziare in maniera graduale onde evitare di sottoporre il fisico a uno stress eccessivo. Come? Ad esempio suddividendo l’allenamento in più sessioni a settimana ricordandosi di non saltare mai il riscaldamento iniziale e lo stretching finale, entrambi step fondamentali al fine di evitare eventuali infortuni. Le attuali raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’attività fisica per la salute della popolazione adulta consigliano di svolgere, nel corso della settimana, un minimo di 150 minuti di attività fisica aerobica d’intensità moderata. Oppure un minimo di 75 minuti di attività vigorosa più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari 2 o più volte a settimana.

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Oltre all’attività aerobica, l’OMS consiglia agli adulti di eseguire anche esercizi di forza come ad esempio piegamenti, flessioni e idonei esercizi con pesi o macchine da palestra per un minimo di due sessioni a settimana effettuate in giorni non consecutivi, strutturate in modo tale da coinvolgere la maggior parte dei gruppi muscolari” – ha affermato la Dott.ssa Maria Pia Donataccio, cardiologa e membro del Gruppo di Studio della Società Italiana di Cardiologia “Malattie Cardiovascolari di Genere”. Un’attenzione particolare merita il genere femminile: “I livelli di attività fisica delle donne andrebbero personalizzati in relazione alle diverse fasi della loro vita (pubertà, gravidanza, allattamento e menopausa)” – ha precisato la Dott.ssa Donataccio.

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Meglio farsi seguire da un professionista

È meglio farsi aiutare da un istruttore/personal trainer, una figura chiave in quanto organizza e supervisiona il lavoro, motiva e invita a tenere duro. Attenzione però, se si hanno dei problemi di salute è bene agire in maniera responsabile: “Il tipo e la durata di attività fisica consentita e raccomandata in presenza di patologie andranno concordati con il proprio medico curante che potrà avvalersi, se necessario, del consulto di uno specialista” – ha suggerito la cardiologa. Da non dimenticare che l’attività motoria non è utile solo al fine di perdere peso: oltre a riattivare il metabolismo riduce la frequenza di malattie croniche (malattie cardiovascolari), il diabete e l’ipertensione arteriosa. Migliora inoltre la mineralizzazione ossea così come la qualità del sonno, allontana lo stress e aumenta l’autostima. È un’ottima terapia per ritrovare il benessere psicofisico.

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