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Warrior, ecco la serie sulle arti marziali pensata da Bruce Lee

Warrior, ecco la serie sulle arti marziali pensata da Bruce Lee

“Da un’idea di Bruce Lee” – questa è la frase che traina la serie Warrior

Uno show action-storico ad alto tasso di violenza, approdato negli USA lo scorso 5 aprile. Una serie TV in dieci capitoli su un esperto di arti marziali travolto dalle guerre criminali nella San Francisco del diciannovesimo secolo. Le cosiddette “TONG Wars”, quelle di fine ottocento.

Protagonista è dunque Ah Sahm (l’attore Andrew Koji), cinese emigrato a San Francisco in circostanze misteriose. Velocemente lo vediamo diventare il braccio destro di uno dei criminali più potenti di Chinatown.

Guarda il trailer di Warrior

https://www.youtube.com/watch?v=b5Dt-5Pv61Q

Le origini di Warrior

Girato a Città del Capo in Sudafrica, Warrior è tratto dagli scritti della leggenda delle arti marziali, Bruce Lee. E sviluppato da Jonathan Tropper, già co-creatore della serie culto Banshee, andata in onda dal 2013 al 2016.

Nel 1971 Lee aveva avuto un’idea per una serie televisiva su un campione di arti marziali nel vecchio West. All’epoca quell’idea fu rielaborata dai produttori di Hollywood che la tolsero a Lee, sviluppando per conto proprio la celebre serie Kung Fu con David Carradine. Secondo molti Lee fu escluso perfino dal cast della serie (avrebbe dovuto interpretare l’eroe protagonista) per ragioni legate alle sue origini asiatiche. Era ancora troppo presto per accogliere a Hollywood un protagonista orientale.

“Ho sempre ammirato Bruce Lee per il suo sforzo incredibile nell’aver aperto la porta del mondo dello spettacolo agli asiatici – ha dichiarato Justin Lin, uno dei padri della saga di Fast & Furious che ha co-creato Warrior – Quindi ero molto colpito quando mi hanno raccontato questa leggenda metropolitana di una sua idea per una serie mai realizzata. È stata sua figlia Shannon a mostrarci gli scritti del padre, ed erano pieni di note sulla sua filosofia di vita!”.

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“Con orgoglio raccogliamo l’eredità di Bruce Lee – ha dichiarato Jonathan Tropper – La nostra intenzione è stata quella di realizzare non solo un prodotto spettacolare sulle arti marziali, ma anche un dramma con potenti dinamiche che esplora il tema dell’immigrazione. Un tema rilevante ieri e oggi”.

Warrior è trasmessa negli USA sul network Cinemax. Aspettiamo ancora di vederlo in Italia.

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