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Var, come cambierà ancora la super moviola del calcio

Var

Il Var, Video Assistant Referee, ovvero il sistema di arbitraggio che sta cambiando la revisione di alcune azioni di gioco in campo, è destinato a migliorare ancora. E a migliorarsi, rendendo ancora più infallibile regolare un match calcistico.

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Il sistema Var è il meccanismo delle seconde volte. Dopo un’azione, i casi in cui si può ‘chiamare’ la moviola sono 4. Un gol, l’assegnazione di un rigore, espulsione diretta, errore di persona. Azioni che se giudicate in maniera erronea o frettolosa possono essere riviste dal sistema video e dalle figure del VAR e dell’AVAR in accordo con l’arbitro a cui spetta la decisione finale.

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Quando ha esordito qualche anno fa ha attirato più di una polemica. Ma oggi quei pochi secondi che separano il verdetto finale dall’esame delle immagini, sono già più parte del gioco. Ma c’è da dire che spesso i battibecchi rimangono.

Dall’anno prossimo questo sistema che combina il giudizio umano con quello della macchina, potrebbe cambiare ancora e all’insegna dell’unità.

Var, nasce il super centro di Coverciano

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere dello Sport, i 20 Var e Avar che ogni settimana lavorano sui 20 campi della serie A, troveranno posto in un’unica centrale tecnologica a Coverciano, zona sudest di Firenze. Qui avrà sede una moderna control room che riunirà tutte le postazioni Var che oggi sono dislocate in Italia. Il progetto dell’Aia è in lavorazione da tempo ma oggi ne sappiamo qualcosa in più.

“È in avanzata fase di progettazione da parte dell’Associazione Italiana Arbitri – questa la nota diffusa nei giorni scorsi – la realizzazione di un centro Var (Video Assistant Referee) unico per tutte le gare, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano”.

La control room, le anticipazioni

“La sala Var unica, in accordo con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, probabilmente prenderà il via a partire dalla stagione sportiva 2019-2020 – comunicano dall’Associazione italiana arbitri – e avrà l’obiettivo di fornire un’attività arbitrale sempre più efficace ed efficiente per l’intero mondo del calcio italiano e internazionale, ponendoci ancora una volta all’avanguardia per capacità di innovazione”. “Un progetto molto importante, cui crediamo tantissimo – le parole del numero uno dell’Aia Marcello Nicchi -. Gli arbitri italiani ancora una volta si pongono all’avanguardia”.

Il centro di Coverciano oggi è un polo di addestramento alla supermoviola che attira arbitri da tutto il mondo ma con la nuova conformazione diventerà probabilmente un centro avanzato anche dal punto di vista delle tecnologie.

Lo aspettiamo con ansia.

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