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Un anno tra i migliori dieci al mondo: a 21 anni Tsitsipas batte l’idolo Federer

Un anno tra i migliori dieci al mondo: a 21 anni Tsitsipas batte l’idolo Federer

Cinquantadue settimane consecutive nel ranking dei migliori giocatori senza scendere oltre il numero 10. Stefanos Tsitsipas raggiunge un traguardo importante per chi ha ancora molte stagioni da giocare. Il 4 marzo del 2019, per la prima volta, entrava a far parte dei dieci più grandi. Dodici mesi dopo è ancora nella vetta, al numero 6. A 21 anni e 203 giorni, come calcola l’ATP, raggiunge la permanenza in top ten prima di Roger Federer che, allo stesso risultato, è arrivato quando aveva 22 anni e 66 giorni. E qualche mese in anticipo rispetto a Murray: 22 anni e 52 giorni. Il greco non è stato però più veloce di Nadal e Djokovic: il maiorchino ci è riuscito a 19 anni e il serbo a 20 anni.

I numeri di Tsitsipas

‘Tsitsi’ diventa professionista nel 2016 e il miglior piazzamento in carriera lo tocca nell’agosto del 2019 con la posizione numero 5. Ultimo torneo giocato nel 2020 è quello di Dubai, dove è arrivato a perdere in finale contro Djokovic. Nel corso della passata stagione ha però sconfitto più di una volta Federer, sia agli Australian Open che durante le Finals. E aveva appena 20 anni. Dall’altra parte il marzo 2020 ha segnato un ritorno più convinto del greco, dopo gli ultimi mesi passati a rincorrere traguardi mai raggiunti, specialmente negli Slam. Adesso dopo la vittoria a Marsiglia e la finale negli Emirati ci sono buoni motivi per pensare a un anno florido. “Il mio programma quest’anno è diverso da quello dell’anno scorso. Proverò a concentrarmi maggiormente su 500 eventi, Master 1000 e Grand Slam” ha detto in una nota all’APT.

Gli highlights

Nato ad Atene comincia a giocare a tennis quando ha 3 anni. Il padre Apostolos è tuttora il suo coach mentre la madre e un’ex tennista di origini russe. Nel 2018 è stato nominato il giocatore con più miglioramenti dell’ATP, premio che condivide con Matteo Berrettini che lo ha ricevuto invece nel 2019. Tra i migliori momenti della sua carriera la vittoria strappata in finale a Fabio Fognini nella finale ATP 250 di Stoccolma quando conquista il suo primo titolo e il trionfo alle ATP Finals sempre nel 2018. Nel 2019 sconfigge per la prima volta in Australia il suo idolo di infanzia Roger Federer.

Nel 2020 nello stesso torneo non va come sperava: sconfitto al terzo turno da Milos Raonic. Poi poco dopo conquista però la vittoria a Marsiglia. “Adoro il fatto che sia più di un semplice tennista – ha detto Djokovic che lo ha affrontato a Dubai in finale – cerca sempre di imparare dall’esperienza e di capire qualcosa di nuovo su se stesso in modo che possa migliorare. Questo per me è una caratteristica di un campione, di qualcuno che ha sicuramente un grande potenziale per essere il numero 1 al mondo e vincere Grand Slam ed essere un grande ambasciatore del nostro sport. Lo è già, ma ha un grande futuro davanti a sé, ne sono sicuro”.

Altri segni particolari? Gaffeur a tratti su Twitter, ha un canale YouTube dove produce il suo video-blog, A Greek Abroad, e spesso lo si vede in giro nei tornei con un selfie-stick. Niente di strano però: essendo nato nel 1998 è solo figlio del suo tempo e quindi normalmente a suo agio con il linguaggio principale della generazione Z: digitale certamente, ma anche irriverente.