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La vita e la carriera di un mito: Totò Schillaci

Totò Schillaci

Totò Schillaci è morto oggi all’età di 59 anni. Lutto per il mondo del calcio e il paese intero per la scomparsa dell’eroe di Italia ’90. Era ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo dallo scorso 7 settembre. Da tempo lottava contro un tumore al colon. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Come riferito dalla direzione sanitaria dell’azienda Civico Di Cristina di Palermo, nelle ultime 24 ore le condizioni cliniche dell’ex giocatore azzurro avevano subito un significativo peggioramento, al punto da rendere necessario il sedarlo farmacologicamente. Nato il 1º luglio 1964 nel capoluogo siciliano, è scomparso oggi all’età di 59 anni. Andiamo a ripercorrere la vita e la carriera di un mito: Totò Schillaci.

Che male aveva Totò Schillaci?

Totò Schillaci era affetto da tempo da un tumore al colon-retto, una delle neoplasie più diffuse e pericolose. Il carcinoma del colon-retto è caratterizzato da una proliferazione incontrollata di cellule che si sviluppano all’interno del colon o del retto, entrambi facenti parte dell’intestino crasso. Rappresenta il 10% dei tumori globalmente diagnosticati ed è il secondo più comune sia negli uomini che nelle donne. Questa forma tumorale nasce spesso da polipi adenomatosi, formazioni benigne che, nel corso degli anni, possono trasformarsi in cancro. Il processo di trasformazione da mucosa normale a tumore invasivo richiede solitamente un periodo prolungato.

Gli esordi

Salvatore Schillaci, detto Totò, nasce il 1^ dicembre 1964 a Palermo. Gli esordi nel calcio avvengono nelle giovanili dell’Amat, una squadra di quartiere che rappresentava l’azienda municipalizzata dei trasporti nel capoluogo siciliano. Lo nota il Palermo, che però non riesce ad accordarsi con la società per il prezzo del cartellino del giocatore. Passa al Messina nel 1982, all’età di 17 anni. La prima stagione da protagonista è quella del 1985-86, quando con 11 reti contribuisce alla promozione in Serie B della sua squadra. Nel 1988-89, sotto la guida di Zeman, con 23 gol è il capocannoniere del campionato cadetto. E’ la sua ultima stagione al Messina. Il suo bilancio con il club siciliano recita 256 gare all’attivo e il record – detenuto ancora oggi – di essere il secondo giocatore più presente per il Messina in campionato e il secondo cannoniere assoluto, con 77 gol totali.

La Juve e l’Inter nel segno di Totò

Salvatore Schillaci
Toto schillaci. (Photo by: Universal Archive/Universal Images Group via Getty Images)

Nel 1989 Totò Schillaci viene acquistato dalla Juventus per 6 miliardi di lire ed esordisce con la maglia bianconera in Serie A il 27 agosto 1989. La prima stagione di Schillaci con la maglia bianconera è estremamente positiva: il giocatore, ormai soprannominato “Totò gol“, realizza 15 reti in campionato, 2 in Coppa Italia e 4 in Coppa Uefa, competizione che la squadra bianconera conquista battendo la Fiorentina in finale. La seconda metà della sua esperienza in bianconero però non va secondo i piani. Alcuni infortuni, l’arrivo di Vialli nel 1991 e qualche momento difficile fuori dal campo gli permettono di segnare solamente 15 reti in due stagioni. Nell’estate del 1992, Schillaci viene trasferito all’Inter per 8,5 miliardi di lire. Con la maglia nerazzurra, le sue prestazioni migliorano rispetto agli ultimi anni alla Juventus: segna 12 reti in 36 partite prima di lasciare la squadra nell’aprile del 1994. Il centravanti siciliano riflettendo su quel periodo, ha dichiarato in seguito che i suoi inizi all’Inter erano positivi, con un rapporto addirittura eccellente con il presidente Ernesto Pellegrini. Tuttavia, la mancanza di continuità e i frequenti problemi fisici gli hanno impedito di esprimere appieno il suo potenziale.

La Nazionale

(Photo credit should read DANIEL GARCIA/AFP via Getty Images)

A Totò Schillaci basta una stagione con la maglia della Juventus per convincere il ct Azeglio Vicini a chiamarlo per i Mondiali del 1990 che si giocano in Italia. Nelle gerarchie parte come terzo attaccante dietro a Vialli e Carnevale. Il risultato però nella prima partita non si sblocca e al 75′ Totò entra al posto di Carnevale. Tre minuti dopo, al 78’, segna il gol che regala la vittoria agli azzurri. Il secondo match – contro gli Stati Uniti – lo guarda tutto dalla panchina, ma esordisce titolare nella terza partita del girone contro la Cecoslovacchia. Gli bastano solamente 9 minuti per per segnare il secondo gol del suo Mondiale, ma è solo l’inizio. Da lì in avanti Totò gol va a segno in tutte le restanti partite della competizione: un gol all’Uruguay nel 2-0 agli ottavi di finale, la rete decisiva dell’1-0 contro l’Irlanda ai quarti, il gol contro l’Argentina di Maradona nella semifinale persa ai rigori allo Stadio San Paolo e la rete del 2-1 contro l’Inghilterra nella finale per il terzo posto. 6 i gol complessivi nel torneo, mentre in carriera sono 7 le reti complessive realizzate in 16 presenze con la maglia azzurra. Schillaci diventa rapidamente un eroe nazionale e vince il titolo di capocannoniere e il premio di miglior giocatore della Coppa del mondo.

Il Giappone

Nell’aprile del 1994, Schillaci, ormai ai margini dell’Inter ancora prima del termine della stagione, decide di trasferirsi in Giappone. Accetta l’offerta dello Júbilo Iwata, grazie a un contratto particolarmente vantaggioso dal punto di vista economico. Diventa così il primo calciatore italiano a giocare nel campionato giapponese. Esordisce con un gol nella vittoria per 2-0 contro il Kawasaki Frontale. Nel 1997 conquista la J. League con il Júbilo Iwata, ma un grave infortunio lo allontana in via definitiva dal calcio giocato, fino al suo ritiro ufficiale nel 1999.

I numeri di Totò Schillaci

Nell’arco della sua carriera Totò Schillaci è riuscito ad accumulare numeri da record, alcuni imbattuti ancora oggi. Con i suoi 77 gol totali (61 in campionato, 16 in Coppa Italia), è il secondo cannoniere assoluto nella storia del Messina, preceduto solamente da Renato Ferretti (89 reti). In carriera ha accumulato complessivamente 120 presenze e 37 reti in Serie A e 105 presenze e 39 reti in Serie B. Con la Nazionale ha vinto il titolo di capocannoniere del Mondiale 1990 in Italia dopo aver realizzato 6 reti nel torneo.

Qualche curiosità su Totò Schillaci

Dopo il ritiro Totò Schillaci si imbatte in diverse esperienze fuori dal campo. Il 30 settembre 1991 ha ricevuto su iniziativa del Presidente della Repubblica l’Ordine al merito della Repubblica italiana. Schillaci diventa un’icona del Meridione anche grazie al trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, che lo menzionano nel loro primo film Tre uomini e una gamba. In una scena, Aldo interpreta un Conte Dracula con un accento decisamente lontano da quello transilvano. Giacomo e Giovanni, che impersonano due protoleghisti, accolgono Dracula nella loro casa e, insospettiti dal suo modo di parlare, dopo avergli fatto il famoso “trucco della cadrega”, iniziano a indagare su di lui. Tra i suoi effetti personali, trovano una foto con dedica: “A Dracula, con affetto, Totò Schillaci”. Giacomo, perplesso, domanda: “Ma chi è questo Schillaci?”. Giovanni risponde esclamando: “Schillaci è il gran visir di tutti i terroni!“. Nel 2004 partecipa a un’edizione dell’Isola dei Famosi, condotta da Simona Ventura, arrivando terzo.

Grazie di tutto Totò, riposa in pace.