Alla Rafa Nadal Academy per costruire un 2026 ambizioso e consapevole. Lorenzo Sonego, reduce dal trionfo in Coppa Davis, ha scelto Maiorca per iniziare la preparazione della nuova stagione. Si chiude il capitolo con Fabio Colangelo, dopo un lavoro definito dallo stesso torinese “fondamentale”, e si apre quello con Vincenzo Santopadre, tecnico di grande esperienza. Un passaggio di consegne che guarda lontano: Hong Kong, Australia e un obiettivo chiaro, avvicinare e superare il best ranking di numero 21.
Sonego: "Il livello di Alcaraz e Sinner è clamoroso. Ecco chi può insidiarli".
— Tennis World Italia (@TennisWorldit) December 16, 2025
Il piemontese ha parlato dei due attuali leader del tennis mondialehttps://t.co/UYCqwJ6BC4#IntervisteTennis pic.twitter.com/vmImZcyKGv
Il ritorno in Nazionale, ancora una volta chiamato all’ultimo momento, ha il sapore della conferma. “Nel 2022 ero alle Maldive, nel 2025 ero già a Torino: mi sono fatto trovare pronto“, racconta Sonego. Il clima azzurro è uno dei segreti del successo: un gruppo di amici veri, da Berrettini a Vavassori, passando per Cobolli e Bolelli.
Un’unione che si è vista anche fuori dal campo e che ha accompagnato l’Italia verso l’ennesimo trionfo. Indimenticabile resta la giornata contro il Cile nel 2023 e quella sfida infinita con Jarry, con quattro match point annullati. “Sono partite che mi rappresentano. Mi piacciono, nel bene e nel male”.
Il passaggio più complesso arriva dopo la fine del rapporto con Gipo Arbino nel marzo 2024. Lì entra in scena Colangelo. “Mi ha restituito il piacere di giocare, mi ha trasmesso affetto”. Un aspetto umano che ha accompagnato una crescita tecnica evidente, culminata in uno dei suoi anni più continui. “Negli Slam non ero mai arrivato così avanti. Ho trovato una solidità che mi dà fiducia“. (continua dopo la foto)

Tra i ricordi del 2025 spicca la maratona di Wimbledon contro Nakashima, oltre cinque ore di battaglia pura. Alla Nadal Academy il lavoro è intenso. Preparazione a Maiorca, rifinitura a Torino, poi il volo verso Hong Kong per il primo torneo stagionale. Con Santopadre, Sonego sa che ci sarà spazio per sperimentare: “Le novità mi vengono facili, poi devo trasformarle in automatismi“.
Quando si parla di chi possa infastidire Sinner e Alcaraz, il torinese non si nasconde. “Il loro livello è clamoroso. Nei momenti decisivi alzano ancora di più l’asticella”. Qualcuno però può provarci: Joao Fonseca per qualità assoluta, Musetti se riuscirà ad aggiungere un ulteriore step, e attenzione anche a Rune, se ritroverà continuità.
Alla domanda su cosa aggiungerebbe al suo tennis, la risposta è secca: continuità. E sul campo del match della vita non ha dubbi: oggi cemento indoor o erba. Ma il vero sogno guarda al futuro. “Nel 2026 voglio un grande risultato sul cemento outdoor. New York è l’unico Slam in cui non sono mai riuscito a esprimermi al meglio”.
Leggi anche:
- Cerundolo incorona Sinner: “Ingiocabile, non ha debolezze”
- Musetti e il progetto in grande: “Voglio essere il terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz”