
Dopo i successi all’Australian Open e a Wimbledon, Jannik Sinner mette in bacheca il suo terzo titolo del 2025, conquistando l’ATP 500 di Pechino per la seconda volta in carriera. In finale l’altoatesino ha superato con autorità la giovane promessa statunitense Learner Tien, imponendosi con il punteggio di 6-2 6-2 in appena un’ora e 13 minuti. Una partita mai in discussione, in cui Sinner ha rispettato in pieno i pronostici della vigilia.
Can't touch this 🏆🙌@janniksin produces a dominant display to defeat Tien and claim his second @ChinaOpen title 💥#ChinaOpen pic.twitter.com/xXwQsi1D6g
— Tennis TV (@TennisTV) October 1, 2025
Il servizio, la chiave della vittoria
Uno degli aspetti più confortanti per Sinner arriva dal servizio, fondamentale su cui aveva cercato certezze dopo lo US Open. A Pechino i progressi sono stati evidenti: nella finale l’azzurro ha messo a segno 10 ace con il 68% di prime palle in campo. Nei pochi momenti di difficoltà – due palle break concesse, una per set – è stato proprio il servizio a togliere Sinner dai guai, impedendo a Tien di rientrare nel match.
Tien, prima finale tra luci e ombre
Per Learner Tien, classe 2005, si trattava della prima finale nel circuito maggiore. Lo statunitense ha mostrato talento e colpi interessanti, ma è apparso frenato dall’inesperienza e da una condizione fisica non ottimale, complice la battaglia della semifinale contro Medvedev. Contro il ritmo e la profondità di palla di Sinner, il giovane americano ha finito per cedere rapidamente.

Sinner, numeri da campione assoluto
Con il successo di Pechino, Sinner sale a 21 titoli vinti in carriera su 30 finali disputate. Un bilancio impressionante: nel nuovo millennio, soltanto Rafael Nadal e Carlos Alcaraz hanno fatto meglio nello stesso traguardo, con 23 vittorie a testa.
La rincorsa al numero uno
Il trionfo cinese rilancia anche la corsa di Sinner verso la vetta del ranking. Complice il forfait di Alcaraz a Shanghai, l’azzurro ha la possibilità di tornare numero 1 del mondo già prima dell’ultimo Masters 1000 stagionale a Parigi. Per riuscirci, però, dovrà imporsi sia a Shanghai sia a Vienna, sperando nel frattempo che lo spagnolo non decida di partecipare ai tornei di Vienna o Basilea.
La notizia più importante
Al di là della classifica, per Sinner resta fondamentale la certezza di aver trovato nuove risposte dal suo gioco, soprattutto sul servizio. È il frutto del lavoro portato avanti dopo lo US Open, un segnale che vale quanto – se non più – della prospettiva di tornare sul trono del tennis mondiale.
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