
Accanto a Jannik Sinner scende in campo Rafael Nadal, non con la racchetta ma con le parole. E lo fa con una determinazione che ricorda quella che metteva sulla terra rossa. Il campione spagnolo, stanco delle chiacchiere a vuoto, si schiera apertamente a favore dell’azzurro, cancellando dubbi, sospetti e distinguo che hanno accompagnato il suo caso.
"Il caso è chiuso", Sinner è innocente? Nadal non ha dubbi https://t.co/sq79BnzzqO
— Adnkronos (@Adnkronos) April 24, 2025
Intervistato dal Telegraph, il maiorchino ha usato toni fermi e impossibili da travisare: “Sono convinto che Jannik non abbia mai cercato di imbrogliare o ottenere vantaggio sugli altri. Non solo è innocente, ma è anche una persona onesta”. Una dichiarazione di stima e di vicinanza assolute, che cancella tante chiacchiere inutili fatte, troppo spesso, da chi anche per posizione istituzionale avrebbe fatto meglio a tacere.

Il fuoriclasse spagnolo ha chiuso senza esitazioni: “Oltretutto ala fine, se non sbaglio, è uscito innocente dalla sentenza”, ha tagliato corto. Un particolare decisivo che molti, al momento di esprimere una loro opinione, si sono “dimenticati” di considerare.
Nadal parla da ex numero uno, da uomo di sport che conosce bene regole e battaglie. E aggiunge: “Il caso non è stato positivo per il nostro sport, ma queste cose succedono. Incidenti possono capitare. Io credo in Jannik. Naturalmente non voglio mettere in dubbio la sentenza. Le autorità hanno avuto accesso a tutte le informazioni, non solo quelle parziali che arrivano a noi. E credo nella loro decisione”.
Rafa prende posizione anche sui protocolli: “Se non ci piacciono, chi è coinvolto dovrebbe impegnarsi per cambiarli. Ma non mi piace parlare male del nostro sport. Quei protocolli li abbiamo accettati e sottoscritti”. Parole da uomo che ha sempre giocato secondo le regole.
Nessuna concessione, però, da pare di Rafa alla polemica sorta recentemente sul fronte sindacale: “Mi sono ritirato sei mesi fa, non saprei dire molto sul documento della Ptpa”, ha detto in riferimento alla denuncia presentata dal sindacato di Djokovic e Pospisil.

A chi spera di rivederlo in campo, Nadal ha risposto con onestà: “Non ho ancora trovato la motivazione per tornare a giocare. Forse in futuro, se troverò una ragione forte, potrei fare un’esibizione. Ma per ora quel momento non è arrivato”.
Al momento, nel circuito non si registrano repliche ufficiali alle parole di Nadal. Nessuno che lo contesta, né apprezzamenti pubblici. Ma il peso specifico del maiorchino è tale che, con ogni probabilità, il suo intervento contribuirà a chiudere definitivamente la questione. E a riportare il focus su quello che Sinner sa fare meglio: giocare a tennis.
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