
Darren Cahill, supercoach di Jannik Sinner, torna a parlare del proprio futuro e lo fa senza giri di parole. Ospite del podcast Served with Andy Roddick, l’ex allenatore australiano ha svelato qualche dettaglio dietro le quinte dell’annuncio – che in realtà doveva restare riservato – del suo addio a fine stagione. “È un anno ancora lungo, lui è davvero un bravo ragazzo. A 60 anni capisci che arriva il momento di fermarsi“, ha spiegato Cahill.
#Sinner, #Cahill ci ripensa? "Addio doveva essere segreto, ma l'anno è ancora lungo"
— I fatti nostri (@Infofatti) June 17, 2025
Il supercoach del tennista azzurro dovrebbe lasciare lo staff al termine della stagione pic.twitter.com/v4JszHUvbv
Il riferimento è alla conferenza stampa di Sinner agli scorsi Australian Open, quando l’altoatesino rivelò per errore che Cahill avrebbe lasciato lo staff. “Appena tornato negli spogliatoi si è messo le mani nei capelli: “Ho fatto un errore enorme!” Ma gli ho detto che era tutto ok“. Insomma, l’addio era nei piani, ma non doveva essere reso pubblico così presto.
Nonostante la conferma di voler chiudere il ciclo a fine anno, Cahill lascia aperto uno spiraglio: “Mi sto divertendo molto a lavorare con lui e il mio ruolo si integra alla perfezione con quello di Simone Vagnozzi. Dopo la finale del Roland Garros, è ancora più importante per me stargli vicino: è il motivo per cui sono ad Halle. Il piano resta quello di salutarci, ma è un anno lungo“.
Sinner, intanto, si prepara all’esordio sull’erba di Halle contro Hanfmann per rodare la condizione in vista di Wimbledon. Cahill lo elogia senza riserve: “Una delle cose più belle di Jannik è che sorprende sempre, non solo per il livello di gioco ma per la maturità con cui affronta tutto“. (continua dopo la foto)

“Dopo la finale di Parigi persa contro Carlos Alcaraz, nello spogliatoio c’era tanta delusione. Siamo andati da lui, uno per uno, lo abbiamo abbracciato. Ma per un discorso motivazionale non era il momento giusto”.
Il coach australiano ha chiuso con una nota di ottimismo: “Quella partita ti resta addosso, ma Jannik sa rapportare il tennis alla vita reale. Ci sono cose più importanti di vincere o perdere una finale. Si è rialzato subito: speriamo che la prossima volta questa esperienza ci aiuti a vincere“.
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