
Che Novak Djokovic fosse un tennista finito, in realtà, non lo ha mai creduto nessuno. Ma se serviva una prova, eccola: il 38enne serbo ha dominato Alexander Zverev con una prestazione maiuscola, ed è tornato a incantare il pubblico del Roland Garros conquistando la semifinale. Con un punteggio che non lascia spazio a dubbi: 4-6 6-3 6-2 6-4.
Domani Sinner e Musetti se la vedranno con Djokovic e Alcaraz per l’accesso alla finale del Roland Garros: cosa aspettarsi da queste due partite?https://t.co/ds9JhnLwsU
— Ultimo Uomo (@lUltimoUomo) June 5, 2025
A tratti dominante, a tratti commovente per la voglia, ha gestito lo scambio più lungo del torneo – 41 colpi chiusi con un dritto incrociato – come solo i fuoriclasse sanno fare. Un segnale di grande resistenza e di una condizione fisica davvero strepitosa. Ora, il mondo del tennis si prepara per l’evento che tutti aspettavano: Djokovic contro Sinner, domani, per un posto in finale.
E quando in conferenza stampa gli fanno la domanda più attesa (e inevitabile) – “Come si batte Jannik Sinner?” – Djokovic prende tempo. E non solo per scaramanzia. Nole ha grande rispetto per Jannik e ne conosce la forza. (continua dopo la foto)

Djokovic, a 38 anni, sa di non partire favorito, come era abituato in passato. Ed è consapevole di trovarsi di fronte al miglior giocatore del pianeta, insieme al suo amico-rivale Carlos Alcaraz. “Non c’è occasione più grande per me…”, dice Nole. E sembra quasi voler recitare la parte dell’outsider, con eleganza mista a furbizia. Il campione serbo vuole spostare responsabilità e tensione su Jannik, e sa come farlo.
“Cercherò di fare del mio meglio per giocare bene, provando ad alzare il mio livello”, spiega il serbo. Le sue parole sembrano uscire da un laboratorio di diplomazia sportiva. Niente accenni alle polemiche sul caso doping, sul quale Djokovic si è espresso spesso in modo un po’ ambiguo. Ma ora c’è solo stima, vera e dichiarata.
“Jannik… Jannik sta attraversando un periodo di forma strepitosa”, ha aggiunto il serbo, con tono lucido e quasi ammirato. “Negli ultimi due anni ha meritato di essere il miglior giocatore al mondo. Sta giocando un tennis d’attacco, fantastico in ogni aspetto del suo gioco”. E qui si vede tutta l’intelligenza di Nole: perché è vero, Sinner gioca un tennis d’attacco da fondo campo.
L’ultima sfida tra i due è datata Shanghai 2024, con il successo dell’italiano. Ma Sinner aveva già vinto anche a Melbourne e in Coppa Davis. Djokovic lo sa: “Sulla terra battuta abbiamo giocato solo a Montecarlo anni fa…” – era il 2021, vinse il serbo – “ma era un altro Jannik”.
Sarà quindi il secondo incrocio sulla terra tra i due, ma nello scenario di uno Slam e con aspettative diverse. Perché Nole ha ragione, stavolta i favori del pronostico sono per il suo avversario. Anche se negli Slam Djokovic guida 2-1 negli scontri diretti, ora è tutto diverso. E per il 38enne serbo sarà un banco di prova, per capire se è ancora in grado di competere per la vittoria finale. (continua dopo la foto)

“Una semifinale di uno Slam contro il numero uno al mondo. Non c’è palcoscenico migliore per me”, ha detto, felice per esserci arrivato. Nemmeno contro Zverev partiva favorito, eppure ha vinto bene, in 4 set, dominando gli ultimi tre. Un bel biglietto da visita: Sinner dovrà fare molta attenzione, la sfida (anche se in modo gentile e rispettoso) è stata lanciata.
Anche perché alla fine Djokovic lo ha detto chiaramente: “È lì che vanno i miei pensieri“, a Sinner, alla semifinale dei sogni. “Farò del mio meglio per essere pronto”. Tradotto: non si tirerà indietro, e cercherà di dare filo da torcere al numero uno.
Domani, la terra di Parigi non farà sconti. Di fronte il campione del presente e del futuro e l’alfiere di un’era magnifica del tennis, quella dei Big Four, che non vuole ancora abdicare. Ci sarà da divertirsi.
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