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Si chiude la prima edizione della Nations League 2019

Giunge al termine la lunga corsa iniziata lo scorso 6 settembre. Quella della prima edizione della Nations League 2019, che si chiude nel weekend con le finali di domenica 9. Il terzo posto sarà appannaggio di Svizzera o Inghilterra, mentre lo storico titolo andrà alla vincitrice di Portogallo-Olanda. Quale sarà la regina di una competizione che ha spiazzato molti? E che in molti hanno snobbato, nonostante possa determinare le teste di serie di future qualificazioni. Non poco, in vista della 16ª edizione del Campionato Europeo di calcio, che si concluderà a Londra, ma che – per celebrare il 60º anniversario dalla nascita del torneo – si disputerà in 12 diverse città europee, tra 12 giugno e il 12 luglio 2020.

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Le semifinali

Due match piuttosto diversi tra loro, sia nello svolgimento sia nel responso finale. I padroni di casa lusitani, infatti, nonostante la vittoria per 3-1 sulla svizzera, non hanno particolarmente brillato tra l’exploit del solito Ronaldo e un caso di VAR da manuale del calcio moderno. I tre gol di CR7 marchiano in maniera indelebile la partita, ma l’hat trick del cinque volte pallone d’oro maschera un giudizio molto più equilibrato. Soprattutto considerata la quadratura della squadra elvetica e la svolta impressa dall’attaccante in zona Cesarini, mentre l’1-1 sembrava destinato a risolversi ai supplementari.

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Quel che è successo in Olanda-Inghilterra, dove la VAR ha strozzato l’esultanza di inglesi prima e olandesi poi nella gola dei tifosi accorsi all’Estádio D. Afonso Henriques di Guimarães. Lo splendido – e apparentemente regolare – gol di Jesse Lingard e il quasi rigore successivo non hanno scalfito il risultato dei tempi regolamentari, regalando un Over-Time decisamente più avvincente. Che ha premiato gli arancioni, proprio quando l’Inghilterra sembrava avviata a schiacciarli per impeto e concretezza. La sorte ha sicuramente aiutato, visti gli errori dei difensori britannici e l’autogol doppiamente fortunato con cui si è sbloccato il risultato. Fissato poi sul 3-1 conclusivo.

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Svizzera-Inghilterra

La prima delle due finali, quella ‘di consolazione’, sarà quella tra le due deluse dalle semifinali. Deluse, ma fortemente autolesioniste. O forse semplicemente meno lucide e ciniche degli avversari. Che han saputo mettere in campo una maggior esperienza e ‘voglia’ nell’arco dei 90 minuti (o più). E soprattutto meno errori. E il pensiero va più a quelli della difesa inglese, troppo disattenta in un paio di occasioni decisive, al punto da regalare occasioni irrinunciabili. E – purtroppo per loro – fatali. La Svizzera questa volta non si troverà di fronte CR7, ma la potenza di fuoco inglese potrebbe non lasciare ugualmente scampo.

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Portogallo-Olanda

Cosa aggiungere sul Portogallo, dopo quella semifinale? Il principale punto a favore è quello dato dal pubblico amico e dall’essere la ‘squadra di casa’. Ma a fronte di questo, non possono non valere i tanti pareggi e la sostanziale incapacità di sbloccare i match giocati in assenza della sua stella (alla quale il CT nazionale consentì di risparmiarsi durante tutta la fase preliminare). Ma contro gli Orange, Ronaldo ci sarà. E questo azzera ogni precedente. Lo sanno bene gli uomini di Ronald Koeman. Che questa volta dovranno cercare di essere più concreti in avanti, visti i tanti errori di mira che il bugiardo 3-1 ha finito per mascherare.

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La rivincita a UEFA Euro 2020

Domenica sera, la pratica sarà archiviata. E – vinca chi vinca – si tornerà a pensare alle classifiche dei gironi di qualificazione al Campionato Europeo dell’anno prossimo. Ritroveremo le quattro semifinaliste nei gruppi A, B, C e D… E chissà se qualcuna di loro si ritroverà scalzata dalle avversaria nella corsa alla qualificazione. Nell’ordine: L’Inghilterra non dovrebbe temere Repubblica Ceca, Bulgaria, Montenegro o Kosovo. E il Portogallo ‘con Cristiano’ dovrebbe riuscire a non soccombere a Ucraina, Serbia, Lituania e Lussemburgo. Qualche pericolo in più per l’Olanda, che faranno bene a non sottovalutare Germania e Irlanda del Nord, più che Estonia o Bielorussia. Ma soprattutto per la Svizzera, che se la vedrà con Danimarca, Irlanda, Georgia e Gibilterra.

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