Quella di Mirko Ricci è una storia di vittorie ma anche di profonda sconfitta. Il film Pugni in faccia racconta la vita del pugile vista attraverso gli occhi del suo maestro di scuola – il regista Fabio Caramaschi – che lo ha seguito nel corso degli anni. Cresciuto in un quartiere povero di Roma, dove droga e violenza erano all’ordine del giorno, Ricci si mette a nudo davanti alla macchina da presa in un film quasi sperimentale. E Caramaschi lo riprende sin dai suoi giorni alla scuola elementare fino al ring. Facendo luce anche negli angoli più bui. Quelli in cui si nascondono i suoi demoni personali.
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A metà strada tra documentario e fiction, Pugni in faccia dimostra come sia difficile sfuggire al proprio background. Il film segue Ricci tra risse da strada, notti di sbronze, furiose litigate con la fidanzata e perfino le sparatorie in cui resta ferito. E lo si vede conquistare il titolo di campione italiano della sua categoria e poi, a Berlino, quello ancor più prestigioso di campione intercontinentale della World Boxing Association. Arrestato nel 2016 con la gravissima accusa di sequestro di minore a scopo di estorsione, Mirco si ritrova in carcere, condannato a undici anni di prigione alla fine del 2018.
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“Non mi sono distaccato dal rapporto che avevamo” – afferma il regista ai microfoni di Film.it quando il suo film presentato al Biografilm Festival. “Il fatto che Mirco ora sia in carcere è una cosa che mi fa soffrire. In tutto il film lui mi chiama ‘Maé‘, ancora oggi quando ci sentiamo e ci scriviamo è così che si rivolge a me. Un maestro dovrebbe dare le risposte, ma non sempre le risposte che dai bastano”.
Questo film è come una storia d’amore – dichiara Caramaschi – La relazione tra due esseri umani diversi. Non avrei potuto mai incontrarlo se non avessi insegnato in quella scuola, se non avesse avuto questa passione per il pugilato. E’ stato lui a chiamarmi dicendomi che sarebbe diventato un pugile. L’ho seguito in un’avventura che è durata quasi cinque anni“
Qui il trailer del film:
Caramaschi rivela di aver mostrato il film a Ricci in carcere: “E’ stata la proiezione più difficile della mia vita. Gli ho mostrato tutto quello che era stato e che non era più. Quando il film è cominciato si è visto bambino. Poi ha visto sé stesso che combatteva. ‘Hai messo tutto assieme Maé’ – mi diceva. Alla fine ci siamo abbracciati”.
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Pugni in faccia, presentato in anteprima italiana al Biografilm Festival, non ha ancora una data di uscita in Italia.
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