Verso Inter-Manchester City. Ecco le probabili formazioni della finale di Champions, in programma a Istanbul alle 21, tra gli uomini di Inzaghi e quelli di Guardiola
Probabili formazioni Inter Manchester City. Fischio d’inizio alle 21:00, Istanbul, per la finale di Champions League tra Inter e Manchester City. Pochi, pochissimi dubbi di formazione da una parte e dall’altra per il big match di questa sera, (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Probabili formazioni Inter Manchester City: le scelte di Inzaghi
Sembra avere sciolto tutti i dubbi di formazione mister Inzaghi. A centrocampo Brozovic in vantaggio su Mkhitaryan, che nonostante abbia recuperato dall’infortunio dovrebbe comunque partire dalla panchina questa sera. Davanti la coppia prescelta dovrebbe essere Lautaro-Dzeko, con Lukaku pronto a subentrare nella ripresa. Tra i pali quindi ci sarà Onana. In difesa spazio a Darmian, Acerbi e Bastoni. Corsie laterali in mano a Dumfries e Dimarco, mentre nel cuore della mediana, insieme a Brozovic, ci saranno Barella e Calhanoglu.
INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lautaro. All. Inzaghi
Probabili formazioni Inter Manchester City: le scelte di Guardiola
Pep Guardiola il vero dubbio è tra Walker e Aké. Il primo ha recuperato da un problema fisico e vuole essere del match, mentre il secondo giocherebbe a sinistra, con Stones dirottato a destra. A protezione di Ederson completeranno il reparto Stones, Dias e Akanji. In mezzo al campo Rodri agirà dietro a Bernardo Silva, De Bruyne, Gundogan e Grealish. Davanti Haaland. Il modulo è 4-1-4-1, che in fase di possesso palla si trasforma in 3-2-4-1 con l’avanzamento di Stones sulla linea del centrocampo.
MANCHESTER CITY (4-1-4-1): Ederson; Walker, Stones, Dias, Akanji; Rodri; Bernardo Silva, De Bruyne, Gundogan, Grealish; Haaland. All. Guardiola
La frecciatina di Guardiola al calcio italiano
Intervenuto in conferenza stampa prima di Inter Manchester City, Pep Guardiola ha lanciato una frecciatina al calcio italiano: “Seguire un piano gara ti dà stabilità e sapere cosa devi fare è importante, ma ci sono dei momenti in cui le partite ‘impazziscono’ e devi mettere tutti attaccanti o tutti difensori: quando saltano gli schemi c’è solo la voglia di vincere. All’inizio però ci deve essere un piano gara, un approccio, bisogna essere pazienti e rispettare quello che si è preparato anche se si è 0-0 contro una squadra italiana. E sullo 0-0 gli italiani pensano di essere in vantaggio… Per noi è il contrario…”.