Un giro in bicicletta non fa mai male, e caldo permettendo è una delle attività ideali da godersi in questa stagione. Ma ci sono luoghi nei quali il concetto di pedalare nella natura assume un significato del tutto particolare… e unico! Nelle Fiandre, infatti, si può lanciare la propria due ruote su piste decisamente originali. Come quella di Pijnven, sugli alberi, o quella di Bokrijk, sotto il livello dell’acqua.
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In bici, tra cielo e acqua
Sugli alberi, e non tra gli alberi. A Pijnven, infatti, una speciale ciclabile permette di godere di un ambiente boschivo e di un’esperienza unica per i sensi, consentendo di percorrere un doppio anello circolare a un’altezza di circa 10 metri da terra. Questa, in sostanza, l’offerta di Cycling through the trees: la novità estiva per gli amanti del ciclismo amatoriale.
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Ma se a Hechtel-Eksel si pedala tra gli alberi grazie a un’opera perfettamente integrata con l’ambiente circostante, e alla portata di tutti… è sempre nel Limburgo belga, a Bokrijk che si può provare l’emozione di una pedalata attraverso l’acqua!
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Cycling through the trees
A caratterizzare la prima straordinaria opera è il ponte di 700 metri che si snoda tra le conifere di Hechtel-Eksel, in un doppio cerchio di 100 metri di diametro, fino a raggiungere gradualmente un’altezza di 10 metri dal suolo. Una passerella dalla quale vedere, sentire e annusare lo splendore della natura della Foresta del Bosland, la più grande area forestale delle Fiandre. Una struttura perfettamente armonizzata con il panorama circostante, anche per i pilastri che la sostengono, posti a intervalli variabili di 1, 2 e 3 metri a simboleggiare le linee stesse degli alberi.
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Cycle through Water
Meno di quaranta chilometri più a Sud, tra le congiunzioni ciclabili 91 e 243, a Bokrijk si trova la pista ciclabile votata nel 2017 come ‘più famosa delle Fiandre’. Oltre a esser stata premiata in Australia e negli Stati Uniti per il bellissimo esempio di integrazione tra architettura e paesaggio. Una pista ciclabile che permette di pedalare attraverso gli specchi d’acqua dello stagno di De Wijers. E che con un nuovo sistema di gestione, ha generato positive ricadute su flora e fauna, e all’habitat degli anfibi della zona.
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