Il weekend appena concluso ha di fatto archiviato il 2019 per le squadre di Serie A, ed è tempo di pagelle prima dell’arrivo del 2020 e del mercato di gennaio. Un anno intenso, ricco di sorprese in positivo e in negativo, così come di conferme. Dopo lo scudetto vinto dalla Juventus, la Lazio ha portato a casa la Coppa Italia. Ma non solo. Domenica è finita in bacheca anche la quinta Supercoppa nella storia del club, vinta (per la terza volta) contro i bianconeri.
Un anno d’oro anche per l’Atalanta, capace di conquistare la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Soddisfatta la nuova Inter di Conte, tornata a competere per lo scudetto. L’altra sorpresa è ovviamente il Cagliari di Maran, nonostante abbia rallentato a dicembre l’avvio di stagione resta strepitoso.
Tra le delusioni, non si possono non citare il Napoli e il Milan. Se i dirigenti partenopei dopo Sarri non hanno trovato in Ancelotti l’uomo della provvidenza (almeno in campionato), quelli rossoneri continuano ancor di più a brancolare nel buio, tra valzer di allenatori e giocatori forse ancora acerbi per palcoscenici prestigiosi come San Siro. Male anche la Fiorentina, insieme alle due genovesi.
LE PAGELLE DELLA SERIE A: TOP 5
Atalanta. Voto: 9
Davanti a tutti mettiamo l’Atalanta, squadra bella da vedere, capace di guadagnarsi sul campo la qualificazione alla Champions League, centrando addirittura l’approdo agli ottavi di finale nonostante avesse perso le prime tre partite del girone. La banda di Gian Piero Gasperini ha restituito al nostro calcio due talenti come Alejandro Gomez e Josip Ilicic, tenuti a Bergamo insieme a Duvan Zapata.
Numeri da paura. Nel 2019, sommando due mezze stagioni (quella passata e quella attuale), i nerazzurri hanno conquistato 72 punti in Serie A (41+31). Solo la Juventus ha fatto meglio. Pazzesco il dato dei gol segnati in questo anno solare: ben 99, di cui 81 in Serie A (e 43 in questo campionato). Il 5-0 rifilato al Milan chiude un 2019 semplicemente storico. Una sola pecca: la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio.
Lazio. Voto: 8
Soffiare qualcosa alla Juventus, in quasi dieci anni di dominio bianconero, non è da tutti. Simone Inzaghi, con la sua Lazio, è riuscito a strappare ai pluriscudettati due Supercoppe (vinte proprio contro i bianconeri) e una Coppa Italia (vinta contro l’Atalanta). Nel 2019, tra la stagione passata e quella in corso, ha conquistato 63 punti (27+36: c’è però una gara in meno, da recuperare nel 2020, contro il Verona). Il neo? L’eliminazione dalla fase a gironi dell’Europa League. La speranza? Tornare in Champions. Il sogno? Lo scudetto: il primo posto è lontano soltanto 3 punti.
Juventus. Voto: 7,5
Il secondo posto lo perde perdendo la sua seconda partita in stagione, ancora contro la Lazio. Dopo quella in campionato, quella che costa la Supercoppa. Per Cristiano Ronaldo è la prima finale persa dopo 12 successi negli ultimi cinque anni. Certo, l’eliminazione con l’Ajax ai quarti nella passata edizione della Champions ha fatto storcere il naso a parecchi. Ora l’aver pescato il Lione agli ottavi dà chance quantomeno di riconfermarsi tra le prime otto d’Europa. Nonostante un cambio in panchina, che porta sempre incertezze. I numeri in campionato però sono ottimi: nel 2019 la Juventus è la squadra che ha fatto più punti, 79 (37+42). Forse ci si attendeva qualcosa di più dal punto di vista del gioco e della spettacolarità, ma – Supercoppa a parte – tutti gli obiettivi sono ancora raggiungibili.
Inter. Voto: 7,5
Alzi la mano chi pensava che l’Inter, a due gare dal giro di boa, potesse contendere il primo posto alla Juventus, perdendo una sola partita. I nerazzurri nel 2019 hanno conquistato 72 punti, gli stessi dell’Atalanta, ma con un sensibile miglioramento nella stagione in corso rispetto alla precedente (30+42). Via Mauro Icardi e Luciano Spalletti, dentro Romelu Lukaku e Antonio Conte. Ma anche giovani nazionali come Stefano Sensi e Nicolò Barella. Se il mercato darà all’allenatore qualche alternativa in più per dare profondità alla rosa, allora la Juve dovrà sudare parecchio. Dispiace per l’eliminazione dalla Champions dopo la fase a gironi, ma forse convogliare le energie mentali su un unico grande obiettivo potrà dare una mano a Conte e ai suoi.
Cagliari e Roma. Voto: 7
Un ex aequo. Il Cagliari sta facendo grandi cose nell’anno del suo centenario. Nel 2019 ha raccolto 50 punti (21+29), è in piena zona Europa davanti a squadre sensibilmente più attrezzate. Nelle ultime tre giornate ha raccolto un solo punto, la classifica sarebbe potuta essere ancora più sorprendente. Il lavoro di Rolando Maran è indubbio: nonostante l’assenza di Leonardo Pavoletti, la sua squadra ha saputo trovare alternative anche in zona gol, Joao Pedro su tutti. Bene anche Radja Nainggolan, tornato con lo spirito giusto.
Insieme ai sardi mettiamo la Roma. Oggi è quarta con 35 punti, nel 2019 ne ha conquistati ben 71 (quindi 36 tra gennaio e maggio nella stagione passata). Ha cambiato molto, a cominciare dall’allenatore, Paulo Fonseca. Via anche colonne portanti come Daniele De Rossi, potrebbe salutare pure Alessandro Florenzi ma l’impianto sembra ormai non aver accusato le rivoluzioni del cuore. In Europa League Fonseca ha centrato la qualificazione ai sedicesimi e la sensazione è che proverà a giocarsela. In campionato, invece, solo due sconfitte. Bene i nazionali Lorenzo Pellegrini, Nicolò Zaniolo e Gianluca Mancini: saranno protagonisti anche a Euro2020.
LE PAGELLE DELLA SERIE A: FLOP 5
Milan. Voto: 4,5
Il curioso caso del Milan. Dal quarto posto sfumato solo all’ultima giornata nella passata stagione a un campionato anonimo. Nel 2019 i rossoneri hanno conquistato 58 punti, ma mal distribuiti: 37 nella stagione 2018-19, 21 in quella in corso. Il pesante 5-0 rimediato a Bergamo ha oscurato il lavoro di Stefano Pioli, subentrato in corsa a Marco Giampaolo e capace almeno di dare un gioco alla squadra. Le dichiarazioni post Bergamo assolvono il tecnico, ma evidenziano lo scontro tra la dirigenza e la proprietà. Si è speso tanto e male, rimprovera Elliot. Servono giocatori, sottolinea Boban. Il clima non è sereno, la classifica piange e il quarto posto è lontano 14 punti. Nemmeno Zlatan Ibrahimovic sembra più così vicino.
Sampdoria. Voto: 5
Forse l’anno peggiore per Eusebio Di Francesco da quando allena. Prima l’esonero con la Roma, poi quello con la Sampdoria. Sostituito in entrambi i casi da Claudio Ranieri. I blucerchiati nel 2019 hanno collezionato 39 punti (24+15). Fabio Quagliarella fa un’enorme fatica, ma non solo lui: il vantaggio sulla zona rossa è di appena un punto e il gioco visto con Giampaolo è un lontano ricordo. Ora serve salvarsi, ma soprattutto serve un attaccante prolifico: solo la Spal e l’Udinese hanno segnato meno di Quagliarella e compagni. E lo spettro della Serie B non è mai stato così vicino nelle ultime stagioni.
Fiorentina. Voto: 5
Via i Della Valle, dentro Rocco Commisso. La situazione, però, non è che sia cambiata poi tanto. La Fiorentina nel 2019 ha collezionato 32 punti (15 + 17). Ha appena salutato Vincenzo Montella, affidando la panchina a Beppe Iachini, uno abituato a lottare per la salvezza. Oggi i viola hanno tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione e non vincono in campionato dal 30 ottobre. Federico Chiesa è il lontano parente del giocatore ammirato fino allo scorso anno, l’assenza di Franck Ribery ha ulteriormente impoverito la squadra dal punto di vista dell’esperienza e della pericolosità. Dopo la salvezza ottenuta all’ultima giornata nella passata stagione, un’altra annata anonima sulle rive dell’Arno.
Genoa. Voto: 5
Nel 2019, il Genoa ha messo insieme solo 29 punti (18 nella stagione passata, 11 in quella in corso): nessuno ha fatto peggio in Serie A. Nonostante una salvezza arrivata all’ultimo, Enrico Preziosi non ha rimediato alle carenze tecniche. Ci si è messa anche la sfortuna, con l’infortunio di Christian Kouamé. Aurelio Andreazzoli non ha avuto molto tempo, Thiago Motta non ha migliorato la situazione. Davide Ballardini avrebbe rifiutato di tornare, quindi prende quota l’ipotesi relativa al ritorno dell’ex Empoli. Insomma, acque agitate: la speranza è che il 2020 possa portare in dote un’altra salvezza. Oggi, però, il Genoa è ultimo, con la peggiore difesa del torneo e uno degli attacchi più inefficaci.
Napoli. Voto: 5
Stesso discorso fatto per il Milan: 59 punti, ma un’involuzione notevole rispetto allo scorso anno (35 punti da gennaio a maggio, 24 da agosto a dicembre). Di positivo c’è solo l’aver raggiunto gli ottavi di Champions, anche se ci sarà il Barcellona. Carlo Ancelotti non ha fatto meglio di Sarri, almeno secondo la dirigenza. Chiamare al suo posto Gennaro Gattuso è una scelta coraggiosa, ma anche dettata dagli equilibri nello spogliatoio. I rapporti tra presidente e calciatori non sono sereni, chi è in scadenza – come Dries Mertens e Josè Maria Callejon – è a un passo dall’addio già a gennaio. La zona Champions, stando alla classifica, è lontana 11 punti. La vittoria al 95’ con il Sassuolo dà la possibilità di sorridere, almeno a Natale. Ma la strada per “guarire”, come ha detto Gattuso, è ancora lunga. E molto dipenderà dal mercato.