
Ma che roba sta diventando questa postseason NBA? È un luna park di emozioni, sorprese e magie all’ultimo secondo! A Cleveland si consuma un piccolo capolavoro firmato Tyrese Haliburton, mentre a Minneapolis i Warriors sfoderano una prestazione da gladiatori pur senza Steph. Una notte da raccontare, da vivere con il cuore in gola. Ecco com’è andata.
🏀🇺🇸🏀 Playoff NBA 25
— Theonetv (@TheOnetv7) May 7, 2025
Gli #Warriors, dopo due soli giorni di riposo a seguito della vittoria in gara-7 a #Houston, passano anche sul campo di Minnesota . I #Pacers vincono anche gara 2 mandano #Cleveland sotto 0-2 a grande sorpresa#nba #nbafinales2025 #theonetv7 #NBAPlayoffs pic.twitter.com/kwHCvS72HS
Cleveland-Indiana 119-120 (0-2)
I Pacers lo rifanno. E stavolta lo fanno in modo ancora più assurdo. Gara-2 è un capolavoro di resilienza e follia: Indiana sbanca ancora Cleveland e si prende un clamoroso 2-0 esterno contro i favoriti Cavs, primi nella Eastern in regular season.
I padroni di casa si presentano rimaneggiati (fuori Garland, Mobley e Hunter) ma Donovan Mitchell si carica tutti sulle spalle: 48 punti di puro talento che sembrano bastare per chiudere la pratica. Cleveland è avanti di 14 a fine terzo quarto e addirittura di 7 a 48’’ dalla sirena. Game over? Macché.
Due palle perse da incubo riaprono tutto. A 12’’ dalla fine, Haliburton va in lunetta con Indiana a -3: segna il primo, sbaglia il secondo… ma prende il rimbalzo! Ultimo possesso, difesa addosso, e il leader dei Pacers si inventa una tripla a un secondo dalla fine che gela tutta Cleveland. Rimonta completata, colpo da maestro.
Indiana vola 2-0 e torna a casa con l’adrenalina alle stelle. Gara-3 sarà venerdì, e i Cavs ora hanno il fiato corto.
Minnesota-Golden State 88-99 (0-1)
È la notte dei miracoli NBA, e Golden State decide di metterci pure del suo. I Warriors, con le gambe ancora pesanti dopo la maratona contro Houston, fanno visita ai temibili Timberwolves e perdono Stephen Curry per un problema muscolare nel secondo quarto. Ma non si scompongono. Si chiudono a riccio in difesa e tirano fuori il cuore.
Minnesota è irriconoscibile nel primo tempo: solo 31 punti segnati, con Anthony Edwards a secco (0/8 al tiro). Golden State ne approfitta: Draymond Green infila due triple che danno tono, Buddy Hield scalda la mano nella ripresa, e coach Kerr pesca energie anche dalla panchina più profonda della Baia: 13 giocatori ruotati in una vera battaglia fisica.
Nel terzo quarto è allungo pesante: +23 e palazzetto ammutolito. I Timberwolves reagiscono nell’ultimo periodo, trovano un parziale di 16-5 con un ottimo Naz Reid, ma Payton II e Hield mettono i sigilli da tre punti negli ultimi minuti e spengono ogni velleità di rimonta.
Curry sarà out anche per gara-2 giovedì, in attesa degli esami strumentali, ma questi Warriors sembrano avere energie nascoste inesauribili che hanno permesso loro di ribaltare il pronostico. Un’altra volta. E ora via con il secondo appuntamento di questa emozionante serie.
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