L’abito fa il monaco? A volte. Certo, non sul campo da basket, dove i valori e le qualità indispensabili per prevalere sono ben altre! Eppure se il caso di Klay Thompson sembrava essere l’unico a contraddire questo assioma, oggi il suo esempio sembra spopolare nell’NBA. Si moltiplicano, infatti, i giocatori che scelgono di indossare – per scaramanzia o altri motivi – fase da capelli alla Karate Kid (o alla Roger Federer). Che sia un trend pronto a superare l’Oceano?
Leggi anche: Tennis, stagione al via: Come cambiano gli outfit dei tennisti più famosi
Will Ferrell più che Deadpool nei record NBA
Non siamo ai livelli dello stile Deadpool sfoggiato da Alfonzo McKinnie all’ingresso della ORACLE Arena di Oakland lo scorso Halloween, eppure la creatività del suo compagno di squadra potrebbe aver lasciato davvero il segno. Sia in quella occasione – quando batté il record di Steph Curry di triple a segno in una singola partita – sia nel recente 130 a 111 inflitto ai Lakers privi di Lebron. Con 10 bombe su 11 tentativi, Thompson è tornato ad accomodarsi al suo primo errore da tre punti, a meno di quattro minuti dalla fine del terzo quarto e dopo aver eguagliato un altro record NBA.
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
“È merito anche di Jackie Moon se ho battuto il record di canestri da tre” aveva dichiarato allora, spiegando il suo look anni ’70 ‘fascetta e capelli lunghi’… “Semi-Pro è uno di quelli che ho amato di più tra i film sportivi”, aggiungeva, omaggiando esplicitamente il film del 2008. In quella occasione Will Ferrell interpretava un ex cantante diventato proprietario e giocatore dei Filnt Tropics, la peggior squadra del campionato ABA (American Basketball Association) in procinto di esser inglobata nella NBA.
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Dalla Lega l’OK all stile Karate Kid
“Mi chiamano Karate Kid” ha ammesso la guardia dei Pacers Wesley Matthews parlando della sua bandana NikeCourt Dri-FIT 2.0. E il fatto che un brand tanto importante appaia su questo tipo di fasce spiega perfettamente perché molte franchigie del campionato statunitense abbiano iniziato l’anno chiedendo alla Lega il permesso di far indossa ai propri giocatori questo tipo di accessorio… Tanto sul campo di gioco, quanto in allenamento.
[content-egg module=Ebay template=list]
La risposta? Immancabile positiva, visti gli interessi in gioco. E la previsione che sempre più atleti seguiranno questo esempio, soprattutto con l’arrivo delle nuove fasce con il logo NBA. Questa, infatti, è una delle condizioni poste dalla lega, insieme all’obbligo di contenere le dimensioni entro i 6,35 cm (2,5 inches) e limitarsi ai colori bianco, nero o a quelli della propria squadra di appartenenza
Modaioli o interessati, ecco i primi della lista
Andre Drummond, De’Aaron Fox, Damion Lee, Jarrett Allen, Montrezl Harrell sono stati tra i primi a lanciare (o seguire) la moda. Oltre ovviamente ai suddetti e a Jrue Holiday dei New Orleans, che pur sconfitto ha sicuramente contribuito al diffondersi del trend con l’hashtag #KungFuJrue, il Celtic Kyrie Irving, che aveva giustificato la sua scelta di personalizzare la bandana più classica con un laconico “è questione di stile”.
Le scarpe dei campioni, per chi brillano le stelle dell’Nba
Evidentemente, al pari del centro dei Pacers Myles Turner, più propenso a una versione ‘samurai’ del comune look e che ha alternato a lungo sei diverse fasce. Anche per scaramanzia: “Ho giocato alcune delle mie migliori partite indossandole, con doppie doppie ogni volta! – aveva raccontato… – È più leggera. È divertente e credo mi stia meglio. Mi sento di nuovo come un bambino”. Sulla stessa lunghezza d’onda di nuovo Matthews, convinto della scelta che avrebbe – a suo dire – “riportato nella mia mentalità e nel mio gioco un po’ di divertimento”.
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
[content-egg module=Amazon template=list next=1]