
L’ex allenatore della Nazionale italiana, Roberto Mancini, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha espresso il suo dispiacere per aver lasciato la guida del team. Le sue parole, riportate da La Gazzetta dello Sport, hanno sollevato interrogativi su un possibile ritorno, suscitando un notevole interesse tra gli appassionati di calcio.
Mancini ha delineato una situazione complessa, caratterizzata da incomprensioni e rimpianti, ma anche da un amore immutato per la maglia azzurra. Nonostante le difficoltà , il suo legame con la squadra resta forte, spingendolo a riflettere su un eventuale ritorno.
Nazionale, Mancini si candida per ritornare
Nonostante le difficoltà passate, Mancini ha ribadito il suo forte legame con la Nazionale. Ha dichiarato che per un allenatore non esiste esperienza più gratificante di guidare una squadra nazionale: “Per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale: io ho vinto con i club, ma se vinci con l’Italia è un’altra cosa.” L’esperienza a Coverciano è stata per lui un periodo di grande soddisfazione, caratterizzato da un ambiente positivo e collaborativo.
Mancini vede un possibile ritorno come una “bella sfida” che, sebbene comporti rischi significativi, rappresenta un’opportunità che vale la pena considerare. Il suo più grande rammarico resta non aver portato la squadra al Mondiale, un obiettivo ambito fin dal 2018. Ricorda con orgoglio la vittoria dell’Europeo, un trionfo che considera frutto di un lavoro costante negli anni e non di fortuna.
Nell’intervista, Mancini ha lasciato aperte molte porte sul suo futuro. “Oggi non so quello che succederà e non è il momento di entrare in certi discorsi.” Tuttavia, ha ribadito di aver riconosciuto in passato gli errori commessi e che non ripeterebbe certe scelte. L’affetto dei tifosi, alimentato dal ricordo dell’Europeo, continua a motivarlo, facendolo considerare un futuro ancora legato alla Nazionale.
Riflessioni sull’errore
Nel corso dell’intervista, Mancini ha ripercorso i momenti chiave che hanno portato alla sua decisione di lasciare la Nazionale. Ha ammesso che una mancanza di comunicazione con il presidente Gravina ha contribuito a una valutazione errata della situazione: “Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ma a volte si decidono anche cose sbagliate.” Questa dichiarazione rappresenta un sincero mea culpa da parte dell’ex CT.
La sensazione di non sentirsi più sostenuto dalla Federazione ha avuto un peso significativo, ma Mancini ha riconosciuto di non aver gestito al meglio la situazione: “Dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa.” Un dialogo più aperto avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi, permettendogli di restare al comando per affrontare nuove sfide, come la qualificazione al Mondiale.
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