
Gennaro Gattuso ha il compito di riaccendere un’Italia spezzata, di rimettere insieme i cocci e di farla volare di nuovo, a cento all’ora, verso un Mondiale 2026 che non si può sbagliare. La Nazionale dell’ex mediano del Milan prende forma. Nessuna rivoluzione, ma un’idea chiara: ridare alla Nazionale aggressività, predominio e velocità, e costruire un gruppo capace di far male a chiunque.
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— Il Tempio News (@IlTempioNews) June 20, 2025
Chi si aspettava un Gattuso integralista, pronto a battere i pugni sul tavolo solo in nome di grinta e cuore, si sbaglia. “Il sistema dell’Italia sarà fare male agli avversari” ha spiegato il nuovo commissario tecnico, appena insediato ma già con le idee nitide. I numeri contano, eccome se contano: se serve una difesa a tre, si fa. Se serve un centrocampo a due, si farà anche quello.
La lista del rilancio esiste già: trentacinque giocatori passati al setaccio, chiamati uno per uno. Tra loro Chiesa, diventato un rebus dopo l’Europeo, ma ancora l’uomo a cui affidare strappi e accelerazioni. “Gli ho consigliato di giocare con continuità” ha rivelato Gattuso, chiarendo che se restasse al Liverpool sarebbe un problema: restare fermo in panchina non è contemplato. (continua dopo la foto)

“Non importa il modulo, ma come fare male“, ha insistito il Mister. “La mia Italia deve stare nella metà campo avversaria e segnare tanto“. Per ora ha già parlato con i giocatori prescelti, costruendo una base larga da cui attingere in vista delle prime sfide di settembre.
Tra i nomi più caldi, impossibile non ripartire per l’ppunto da Federico Chiesa, uomo simbolo di dribbling e velocità, come aveva detto Spalletti. Poi le certezze: Di Lorenzo, che tornerà stabilmente esterno; Calafiori, capace di fare il braccetto a sinistra ma anche l’esterno; Dimarco, da “alzare” per spinta offensiva.
Sugli esterni alti il Ct punta forte su Orsolini, Zaccagni, Politano e ancora Chiesa, col modulo che spesso virerà su un 3-4-3 o 3-4-2-1. In mezzo, intoccabili Barella e Tonali, coppia che Gattuso vede come ma migliore possibile e di gran livello.
Gattuso, largo ai giovani
Attenzione ai giovani: tra i 35 figurano anche Coppola, Leoni, Casadei, Pisilli, Fazzini, Koleosho e Pio Esposito. Pezzi di futuro azzurro. Davanti, se Kean è in forma, resta l’attaccante più moderno secondo Gattuso; Raspadori sarà l’opzione ideale da seconda punta nel 4-2-3-1, mentre Scamacca e Scalvini sono confermati nel radar per dare peso e qualità, sperando che si riprendano completamente dagli infortuni.
Il progetto di “Ringhio” gli somiglia, e vede un’Italia nuova nello spirito prima ancora che nella tattica: ritmo a cento all’ora, testa libera e pochi fronzoli. “Chi non sta bene, riposi”, avvisa il Ct, “ma in allenamento si corre. Serve gente pronta a dare tutto“.
L’Italia di Spalletti, dice Gattuso, “era bella e vincente, poi qualcosa si è rotto“. Tocca a lui rimettere insieme i pezzi, dentro e fuori dal campo. Appuntamento a settembre: la sfida contro l’Estonia sarà la prima prova di questo nuovo corso. Una cosa è certa: il nuovo Mister vuole una Nazionale d’assalto. E Chiesa, stavolta, non resterà a guardare.
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