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Musetti e il progetto in grande: “Voglio essere il terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz”

Lorenzo Musetti suona la carica in vista della stagione 2026, annunciando l’ingresso nel suo team di José Perlas, figura chiave per colmare il gap visto quest’anno con Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. “Ho aggiunto alla mia squadra una figura importante, che reputo possa dare qualcosa in più al mio team”, ha spiegato l’azzurro a margine dei Gazzetta Awards a Milano. “Sicuramente il lavoro congiunto potrà portare a passi avanti“.

La preparazione invernale è iniziata da poco e, come sottolinea Musetti, il feeling con il nuovo coach è ottimo. “La prima tappa sarà l’Australia“, ha aggiunto, anticipando le prossime sfide del circuito.

Il tennista carrarino non si nasconde sul confronto con Sinner e Alcaraz. “Spero di poter essere io il terzo incomodo. Loro sono stati sicuramente un gradino sopra tutti quest’anno. Il lavoro che stiamo facendo, con persone importanti nel mio team, è volto a colmare quel gap evidente“. Musetti approccia la nuova stagione con grandi ambizioni, deciso a sfruttare fino in fondo le sue qualità.

Guardando al 2025, Musetti ricorda i momenti più significativi: la prima finale a Monte Carlo, la semifinale al Roland Garros e l’entrata in top 10. “Ma forse il momento più bello è stato a Torino, quando mi sono qualificato per le Finals e ho vinto contro De Minaur”, ha spiegato. “È stata una gioia difficile da descrivere a parole”.

L’azzurro punta anche a sviluppare un gioco più aggressivo e propositivo, non limitandosi al contrattacco: “Stiamo lavorando tanto sull’essere più incisivi, partendo dai colpi d’inizio gioco, perché credo che le mie qualità possano andare in quella direzione“.

Musetti ha commentato con entusiasmo l’ultimo trionfo in Coppa Davis: “Sentivo i ragazzi ogni giorno, siamo amici oltre che colleghi. Mi sono emozionato, specialmente per Flavio Cobolli e Matteo Berrettini che hanno trascinato la squadra alla vittoria”. Sulla scelta di Sinner di non partecipare, Musetti ha aggiunto: “È stata una decisione strategica, dopo due stagioni intense. Giustamente voleva prendersi una pausa“.

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