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Mondiale per Club, il “gesto misterioso” dell’arbitro del Real Madrid: cosa significa e perché è una rivoluzione

Mondiale per Club, un gesto di un arbitro brasiliano sta facendo il giro del mondo: braccia incrociate a formare una X. È la nuova segnaletica del calcio per dire basta a episodi di discriminazione. Durante Real Madrid-Pachuca, vinta 3-1 dai blancos, l’arbitro Ramon Abatti Abel è stato costretto a fermare il gioco nel finale, dopo una rissa tra Rudiger e Cabral che ha fatto scattare il protocollo anti-razzismo FIFA.

Nel recupero, a gara virtualmente chiusa, Rudiger ha perso la testa: si è rivolto al direttore di gara segnalando parole pesantissime arrivate dall’avversario. Secondo quanto ricostruito, il difensore tedesco avrebbe denunciato insulti razzisti (“ne… di me..a“).

Cabral ha respinto con forza l’accusa: “Mi ha spinto, io ho risposto ‘codardo di me..a’, ma niente insulti razziali“. La tensione è proseguita anche nel tunnel, dove i due hanno continuato a discutere, senza però degenerare in uno scontro fisico.

L’arbitro brasiliano ha quindi incrociato le braccia sopra la testa: un segnale introdotto dalla FIFA per attivare il protocollo anti-discriminazione. Significa stop immediato al gioco, avviso a pubblico e squadre e, se necessario, sospensione o interruzione definitiva della partita.

Nel caso di Real Madrid-Pachuca, la prima fase è già scattata: il comportamento di Cabral sarà oggetto di un’indagine approfondita. Intanto, Xabi Alonso si schiera col suo giocatore: “Credo a Rudiger, è stato molto chiaro”.

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