
Una stagione finita in apnea, indizi di mercato che vengono da Instagram. Il Milan ha chiuso l’anno con una vittoria inutile contro il Monza, ma a rubare la scena non è il campo, bensì due gesti taglienti, più rumorosi di mille dichiarazioni: Rafael Leão e Mike Maignan hanno rimosso il Milan dai loro profili Instagram. Nessuna scritta, nessuna foto in evidenza, nessuna traccia del presente rossonero. E nemmeno del passato. Rimosse tutte le stories.
Inizia oggi l’era #Tare al #Milan 🔴⚫️
— Francesco Guerrieri (@francGuerrieri) May 26, 2025
Tra le priorità del ds ci sono:
• Scelta dell’allenatore
• Futuro Reijnders
• Futuro Theo Hernandez
• Futuro Maignan
• Futuro Leao #calciomercato pic.twitter.com/wJ98zK4Mh9
Rafa Leão non è nuovo a movimenti social ambigui, ma stavolta l’indicazione sembra netta, inequivocabile. Prima della gara con il Monza, le sue storie in evidenza dedicate al Milan erano ancora lì, testimoni davanti al mondo del suo percorso di questi anni. Dopo, sono sparite. Forse complice anche lo sfregio di Conceicao, che lo ha lasciato in panchina per 90 minuti. (continua dopo la foto)

Non è tanto la bio – già da mesi priva del nome del club – a infiammare il dibattito, quanto la rimozione improvvisa delle storie: un gesto calcolato, che suona come una presa di distanza. I tifosi, come spesso accade, hanno colto al volo il segnale: la reazione è feroce, soprattutto su X, dove si moltiplicano accuse di scarso rispetto e stile verso chi lo ha sostenuto anche nei momenti più bui.
Ma Leão tace e non offre spiegazioni. E intanto avanzano le voci su un interessamento del Bayern Monaco o, forse più concrete, le attenzioni dell’Arsenal e della Premier. Il Milan lo ha blindato con una clausola di 175 milioni, ma dopo l’ultima stagione si tratta di una cifra insensata. E se il giocatore chiederà di partire, sarà difficile trattenerlo.
Non è solo Leão il problema. Anche Mike Maignan ha scelto di “rimuovere il Milan” dalle sue storie Instagram. Il portiere ha un contratto fino al 2026 ma il rinnovo è congelato, e i contatti con i suoi agenti latitano. Intanto Real Madrid e Manchester United osservano. Forse anche la società non è convinta di tenere il portiere dello scudetto e vuole monetizzare prima di perderlo a zero. Ma per ora sono solo ipotesi.
In ogni caso, il mercato del Milan è ancora in alto mare. Non solo per le questioni legate a Leao e a Mike Maignan. C’è Pulisic, che ha chiesto di sapere chi sarà il nuovo allenatore prima di prendere decisioni. C’è Theo Hernández, che sembrava un separato in casa e forse invece potrebbe restare. E soprattutto c’è Reijnders, che ha annullato le vacanze – che sarebbero state in concomitanza con il Mondiale per club – e sembra sempre più vicino al Manchester City.
Giorgio Furlani, dopo la partita con il Monza, ha provato a spegnere l’incendio: “Non abbiamo bisogno di vendere“. A meno di “offerte fuori scala“, ha aggiunto. Una frase che vuol dire tutto e niente. Anche perché senza l’Europa che conta, e senza l’Europa in generale, le casse vanno rimpolpate prima di passare alla fase degli acquisti, quando a quanto pare la società pescherà fra i giocatori italiani per rilanciarsi.
Ora tocca a Igli Tare mettere ordine nel caos. Appena arrivato, si trova subito con una matassa spinosa da sbrogliare: Leão e Maignan forse sul piede di partenza, e bisognerà vedere quali saranno le offerte dopo un’annata così negativa. E con i nodi Theo, Pulisic e soprattutto Reijnders che non hanno ancora una chiara soluzione. (continua dopo la foto)

Certo, una volta si contavano i gol, oggi si contano le storie Instagram. Il calcio cambia, ma il cuore dei tifosi resta uguale: fragile, innamorato, pieno di speranza ma anche avaro di pazienza. E i supporter del Milan, inscenando una protesta a tutto tondo in sede e allo stadio, hanno espresso chiaramente la loro rabbia verso la società.
Quello che fa più male, forse, è il clima di incertezza che regna intorno al progetto futuro. La società ha puntato forte Allegri, e quello almeno sarebbe un punto fermo da cui ripartire. Un allenatore in grado di riportare ordine e con il carisma per imporsi.
Ma anche l’arrivo dell’ex Mister rossonero è in forse, e sembra dipendere dalle decisioni di Antonio Conte. Se il tecnico salentino va alla Juve, allora Max probabilmente finirà sulla panchina del Napoli: Anche fuori dal campo, a quanto pare, il Milan non è padrone del suo destino. Tocca a Tare dipanare la matassa, ma anche lì, ogni sua decisione dovrà avere l’avallo di Furlani. E il futuro è ancora avvolto nella nebbia.
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