Paulo Fonseca non le manda a dire dopo la vittoria per 2-1 del Milan contro la Stella Rossa. Nonostante il successo, l’allenatore ha mostrato delusione e scoramento per la prestazione della sua squadra, con un attacco molto duro nei confronti dei giocatori. “Non sono soddisfatto della prestazione“, ha dichiarato Fonseca, visibilmente abbattuto.
Dopo lo sfogo contro una parte della squadra, Paulo #Fonseca ha comunque qualcosa da salvare nella deludente prestazione del suo #Milan: «È questo che voglio vedere. Sono soddisfatto perché #Abraham e #Camarda sono entrati e sono stati decisivi nella nostra vittoria» 🗣️🔴⚫ pic.twitter.com/I75BSLAEFD
— Cronache di spogliatoio (@CronacheTweet) December 11, 2024
“Abbiamo l’obbligo di dare tutto e non lo facciamo. Io mai mi fermerò, ho la coscienza a posto“. Un messaggio forte, un monito per i giocatori. Fonseca ha anche aggiunto: “Se ci sarà bisogno di portare i ragazzi della Primavera o di Milan Futuro, lo farò. Senza problemi”. L’allenatore ha parlato di una squadra che vive di alti e bassi, una “montagna russa” in cui è difficile prevedere cosa accadrà il giorno dopo. La sua delusione è evidente.
“Non è una questione tecnica o tattica, non abbiamo dato tutto. Questa squadra è una montagna russa. Non possiamo continuare così“. Fonseca non ha cercato di giustificare la situazione, anzi, ha ribadito che l’atteggiamento è il principale problema. Non si tratta di errori tattici, ma di un gioco troppo poco grintoso e troppo sotto ritmo.
“Arriviamo in partite decisive e non diamo tutto per vincere. Questa è la peggiore sensazione”. Il messaggio di Fonseca è chiarissimo: il Milan deve cambiare atteggiamento se non vuole perdere il contatto con il suo allenatore. Anche se ha evitato di fare nomi specifici, il riferimento ai giocatori che non si impegnano abbastanza è evidente.
Milan, Fonseca: “Non sono arrabbiato, ma triste”
“La squadra deve capire che questo non può succedere“, ha avvertito. Dopo meno di sei mesi alla guida del Milan, Fonseca appare “stanco”, non solo per il carico di lavoro, ma anche per le difficoltà di gestire una squadra che sembra non rispondere alle sue richieste.
“Sono stanco come se avessi giocato? Peggio. Non posso essere soddisfatto della prestazione. Non sono arrabbiato, ma triste“, ha detto, evidenziando la sua frustrazione. Anche se il Milan ha vinto e si trova in una posizione favorevole in Champions, Fonseca non nasconde che l’atteggiamento della squadra è un problema che va risolto rapidamente, altrimenti il legame con il gruppo potrebbe rompersi.
Il Mister rossonero è stato chiaro: il cambiamento è necessario, e se non arriverà, potrebbe essere lui a fare delle scelte drastiche. La situazione del Milan è complessa, e Fonseca ha dimostrato di non essere disposto a scendere a compromessi. Il futuro della squadra potrebbe dipendere molto dall’atteggiamento che i giocatori decideranno di adottare.
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