
Milan, Sergio Conceição non molla. Nonostante le continue voci su un nuovo allenatore per la prossima stagione, il Mister rossonero rilancia le proprie ambizioni, e in occasione del Coimbra Football Congress ha ribadito il suo obiettivo di vincere la Champions League con il club rossonero. “Sogno e punto a vincere la Champions League ed è per questo che ho scelto il Milan“.
✍🏻 Il futuro di Sergio Conceicao sembra già scritto, la separazione a fine anno con il Milan pare al momento inevitabile ❌
— AllMilan.it (@allmilanit) March 22, 2025
🤔 Ma se dovesse riuscire ad ottenere la qualificazione alla prossima Champions League e vincere la Coppa Italia, secondo voi meriterebbe la riconferma ⁉️ pic.twitter.com/eU2N80udkV
Conceiçao ha chiarito che nel momento di scegliere il Milan conosceva le difficoltà che avrebbe dovuto affrontare. “Sapevo che avrei incontrato delle difficoltà, in un contesto in cui non ho scelto io la rosa, dove non ho tempo per allenare la squadra e dove ho l’obbligo di vincere“. Nonostante questo, il tecnico ha sottolineato il valore del club, che, per lui, rappresenta una grande opportunità di avvicinarsi a un obiettivo tanto ambizioso quanto prestigioso.
Il futuro di Conceição al Milan resta incerto, e il tecnico ha condiviso alcune difficoltà che ha incontrato fino a ora. “In 30 giorni abbiamo giocato 9 partite: non abbiamo avuto tempo per allenarci, il che è estremamente complicato. Significa che non ho avuto grandi possibilità di dare una mia impronta alla squadra”.,
Milan, l’analisi di Sergio Conceicao
Un altro momento chiave per il Mister è stato il pareggio contro il Cagliari dopo la vittoria della Supercoppa contro l’Inter. “Abbiamo pareggiato col Cagliari per un errore individuale, che può capitare”, ha aggiunto Conceição, mettendo in evidenza come ogni partita possa risultare complessa per una squadra che punta sempre alla vittoria.
Riguardo alla filosofia di gioco, Conceição ha parlato di come il calcio moderno richieda sempre più un gioco impostato dalla difesa. “Oggigiorno, a tutti piace costruire partendo dal basso. Anche a me piace giocare così, ma per farlo servono giocatori che te lo consentano“.
Il tecnico ha citato il suo ex portiere al Porto, Diogo Costa, come esempio di un elemento che ha reso possibile questo tipo di gioco. Anche al Milan, ha aggiunto, “ho Maignan, un portiere che mi consente di giocare così”, ma è chiaro che per ottenere risultati tangibili serve più tempo e stabilità. E il Mister rossonero è convinto di poter fare grandi cose in futuro.
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