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Mia Kang, la modella lottatrice salvata dal Muay Thai

Nel settembre del 2017 aveva conquistato tutti, apparendo in bikini sul numero speciale della celebre rivista Sport Illustrated, ma Mia Kang è una figura particolare nell’universo degli sport da combattimento e delle arti marziali. Modella e lottatrice la ventottenne californiana ha infatti un passato da operatrice finanziaria e un presente esemplare, soprattutto dopo la creazione del No Excuse Mom movement, organizzazione nonprofit che spinge le neo mamme a uno stile di vita salutare, incentrato su dieta ed esercizio. Eppure, quando ha avuto bisogno di trovare il suo di centro, è stato il Muay Thai che l’ha salvata.

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Dalle stalle alle stelle, faticosamente

Nata ad Hong Kong, l’infanzia di Mia non è stata semplice… Per il meticciato delle sue origini (in parte britanniche, in parte sudcoreane) e per un problema di sovrappeso che a tredici anni la costrinse a perdere molti chili. Tanto da avvicinarsi al mondo della moda e del modeling, nel quale vive da più di 15 anni. E dal quale si è liberata, via via. Almeno a livello mentale, ampliando i propri orizzonti e divenendo un personaggio difficilmente classificabile.

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Salvata dal Muay Thai

“È tutta la vita che la mia salute risente di questo lavoro”, ha recentemente dichiarato alla rivista SELF. E fino a un paio di anni fa, come dice lei, “sono cresciuta in questo mondo, in questa bolla, pensando che tutto fosse normale”. Poi, la rivelazione. Due anni fa, dopo una dieta liquida che le era stata richiesta per un servizio e che la fece crollare. “A 27 anni, l’industria voleva che fossi come quando ne avevo 17, e il mio corpo combatteva”, racconta, prima di descrivere la vacanza successiva in Tailandia. Dove, durante un giro in macchina, si imbatté in una palestra di Muay Thai… innamorandosene!

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Una donna finalmente realizzata, lontano dalle passerelle

“Ero talmente concentrata sul mio aspetto e le mie misure e una mentalità alla ‘o mio dio, morirò se non potrò avere la nuova borsa di Gucci‘… – racconta, ancora. – Ma mi son distaccata da tutto”. E grazie a una routine molto semplice e salutare – ‘Sveglia, allenamento, pranzo, riposo, forse spiaggia’ da ripetere prima di andare a letto – è riuscita a focalizzarsi su di sé. E a rilanciarsi, alla grande.

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Oggi finalmente si accetta molto di più e riesce a realizzare il suo bisogno di fare ‘qualcosa’, per sé e per il mondo. Le sfilate e i photoshoot di Londra, Tokyo, Milano, Dubai, Parigi, New York non le hanno impedito di conquistare un master in Economia e Finanze e gli studi alla Bristol University e alla School of Oriental and African Studies, e oggi sul suo sito ufficiale si definisce “Fit Mom” e sempre più vicina a essere la donna che deve diventare.

Sweaty Betty o il ring, perché scegliere?

E se vi sembra troppo facile seguirne i consigli di moda e mettervi nei suoi panni (come quelli della campagna della nuova collezione Sweaty Betty distribuita dalla Nordstrom e tanto amata dalla duchessa di Cambridge Kate Middleton), provate a indossare i suoi stessi guantoni.

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Attrezzatura, abbigliamento e luoghi dove praticare la thai boxe (o boxe thailandese) sono ormai ovunque. E imparare le sue tecniche, anche mentali, e le combinazioni di pugni, calci, gomitate e ginocchiate – che ne fanno un’arte marziale di estremo contatto (non a caso nota come “l’arte delle otto armi” o “la scienza degli otto arti”) potrebbe avere lo stesso salvifico effetto. Soprattutto non dovendosi preoccupare troppo, come lei, di difendere gli splendidi tratti che continua a mostrare al pubblico di tutto il mondo.

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