Denis Law rappresentava uno dei vertici della leggendaria “Santa Trinità” del Manchester United, insieme a George Best e Sir Bobby Charlton. I tre campioni, immortali nella memoria del calcio, sono stati celebrati con un monumento storico situato all’esterno dell’Old Trafford, simbolo di un’epoca dorata per il club.
L’omaggio del Manchester United
Questo il pensiero dello United per Law: “Tutti al Manchester United sono in lutto per la scomparsa di Denis Law, il re dello Stretford End, scomparso all’età di 84 anni. Con 237 gol in 404 presenze, sarà sempre celebrato come uno dei giocatori più grandi e amati del club. Il capocannoniere per eccellenza, il suo talento, il suo spirito e il suo amore per il gioco lo hanno reso l’eroe di una generazione. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia di Denis e ai suoi tanti amici. Il suo ricordo vivrà per sempre”.
Il dramma della demenza e il calcio britannico
La vicenda personale di Denis Law si inserisce in un contesto più ampio e doloroso per il mondo del calcio. È infatti il sesto giocatore di quel magnifico Manchester United a essere colpito dalla demenza, un tragico filo conduttore che unisce altre leggende come Sir Bobby Charlton, Nobby Stiles, Tony Dunne, David Herd e Bill Foulkes.
Questa sequenza di casi ha sollevato preoccupazioni e alimentato il dibattito sull’incidenza dei colpi di testa nel calcio e il loro legame con le malattie neurodegenerative. La questione rimane al centro delle discussioni scientifiche e sportive, mettendo in luce la necessità di maggiore attenzione alla salute dei giocatori, passati e presenti.
Denis Law, con il suo talento e la sua passione, continuerà a essere ricordato come un simbolo di grandezza calcistica, una leggenda che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio mondiale.