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Lukaku e Lautaro fanno sognare l’Inter. E Borja dà l’esempio. Conte: “La sfida al Barcellona ora ha un senso”

Lukaku e Lautaro fanno sognare l’Inter. E Borja dà l’esempio. Conte: “La sfida al Barcellona ora ha un senso”

La premiata ditta Lautaro-Lukaku affonda lo Slavia Praga e regala all’Inter la possibilità di accedere agli ottavi di finale di Champions League. Un’Inter perseverante porta a casa una partita che sembrava stregata. Finisce 3-1 ma prima del 2-1 di Lukaku i nerazzurri colpiscono due traverse e nel giro di due minuti passano dallo 0-2 all’1-1, complice l’Intervento della Var che annulla il raddoppio del numero 9 belga e assegna un calcio di rigore allo Salvia per un fallo di De Vrij all’inizio dell’azione. Nonostante tutto però i nerazzurri non si abbattono e nel finale portano a casa una vittoria in trasferta che interrompe la striscia di quattro sconfitte consecutive lontano da San Siro in Champions.

Un attacco da sogno

La squadra di Antonio Conte ha un gran carattere e una coppia di attaccanti da fare invidia. “Sono felice per loro, giocano bene e segnano, cosa fondamentale per la testa di un attaccante. E hanno ancora grandissimi margini di miglioramento”, dice il tecnico a fine partita. Lautaro Martinez segna prima il suo quarto e poi il suo quinto gol in questa edizione di Champions League e prolunga la striscia che lo vede in gol in Europa da quattro partite consecutive.

Romelu Lukaku invece realizza il suo primo gol internazionale con la maglia dell’Inter e soprattutto regala una delle migliori prestazioni dal suo arrivo a Milano. Corre, insegue, lotta, regala sponde e tiene il pallone. Non solo, il gigante belga tira fuori dal cilindro una prestazione da trascinatore: la sua voglia e il suo spirito contagiano i compagni e li spingono a dare tutto.

L’esempio di Borja Valero

Dietro alle punte di diamante dell’Inter il resto della squadra lavora ordinata: ormai lo spartito lo conoscono tutti a memoria. Così se Borja Valero viene tirato fuori dal freezer dopo quattro mesi di inutilizzo, anche lui lavora da perfetto ingranaggio della macchina targata Conte. “Dopo la vittoria di Torino avevo elogiato lui e Federico Dimarco – spiega Conte – e nonostante non avessero spazio, in questi primi quattro mesi hanno dimostrato attaccamento alla maglia e grande professionalità. Quando ti alleni con serietà l’occasione arriva sempre. Oggi Borja e Dimarco sono esempi positivi per tutto il gruppo”.

Per gli ottavi in vantaggio sul Borussia

Dopo la vittoria di Praga e la sconfitta del Borussia Dortmund in casa del Barcellona, il destino dell’Inter è nelle sue stesse mani. Per qualificarsi basta fare lo stesso risultato del Borussia Dortmund. Attualmente la squadra di Conte ha 7 punti come i tedeschi ma lo scontro diretto è a favore dei nerazzurri (vittoria 2-0 a San Siro e sconfitta 3-2 in Germania) quindi in caso di arrivo a pari punti agli ottavi ci va l’Inter.

Si potrebbe quindi anche perdere in casa con il Barcellona e passare il turno se il Borussia dovesse cedere in casa allo Slavia Praga. Ma presumibilmente davanti al loro pubblico i tedeschi vinceranno e a quel punto non ci saranno calcoli da fare: battere il Barça a San Siro l’unica opzione possibile. Come lo scorso anno, la qualificazione passa dall’ultima partita del girone e di fronte ci sarà una squadra senza obiettivi.

La differenza, e non è proprio un dettaglio, è che nel 2018 c’era il Psv Eindhoven, quest’anno ci saranno Lionel Messi e compagni. Non avranno nulla da conquistare a San Siro perché certi anche del primo posto nel girone, ma anche con qualche riserva in campo per batterli servirà una prestazione super dell’Inter. “Sarà molto dura, però potremo contare su 80mila interisti che sapranno spingerci alla grande. Siamo riusciti a rimanere vivi e a dare un senso alla partita col Barcellona”, ha detto Conte lanciando la lunga rincorsa al match che potrebbe riportare i nerazzurri tra le migliori 16 d’Europa dopo 7 anni.