È difficile fotografare in maniera univoca e assoluta ciò che definisce il concetto di stile, ma avevamo già affrontato questo argomento. E soprattutto per quanto riguarda il tennis, questo momento storico sembra davvero particolarmente fertile di innovazioni e cambiamenti. Di sponsor, sicuramente, ma non solo. E alcune delle nuove opportunità che stanno scuotendo l’ambiente arrivano proprio da mondi lontani da quelli dei campi più famosi del circuito Atp. Come quello dello streetwear tanto amato dai Millennial, e dagli sportivi di altre discipline. Il basket su tutte.
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Gli sportivi e lo Streetwear
Negli ultimi Australian Open, il primo Grande Slam dell’anno, abbiamo scoperto le Vapor x Kyrie 5 della Nike. Perfetto esempio di una ibridazione tra sport in quanto risultato della collaborazione con il super brand del cestista NBA Kyrie Irving dei Boston Celtics e il talentoso tennista Nick Kyrgios. I due, sui rispettivi campi, hanno infatti indossato due modelli diversi – e personalizzati – della stessa scarpa, ovviamente adattati al terreno di gioco.
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È solo l’inizio di un percorso che ci porterà su una strada imprevedibile? Si vedrà. Di certo lo sport da Country Club al quale si fa spesso riferimento, è cambiato. Il rispetto delle tradizioni non verrà certo scalfito, ma indubbiamente il pubblico che i tanti sponsor non potranno ignorare è sempre più quello dei millennial e di uno stile da strada, pratico e multietnico. Il mercato che si apre di fronte a (e per) questa classe di acquirenti è immenso, e nuovo.
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Il contatto diretto con i campioni di vari sport che i social media permettono ai loro fan non ha precedenti. Ogni ‘nativo digitale’ appassionato di tennis conosce i suoi beniamini come non mai… E sa che il tennista greco Stefanos Tsitsipas è un appassionato vlogger e che il canadese Denis Shapovalov un agguerrito collezionista di sneakers. O che il primo pensiero – divenuto virale – di Naomi Ōsaka, dopo la sua vittoria allo US Open, sia stato per un gelato al Te Verde.
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Un mercato perfetto per i brand Streetwear
Non a caso brand come Palace, Kith, Pharrell Williams sono sempre più attenti a questo mondo. “Quello che ci guida è anche la connessione tra la cultura sportiva, giovanile e performance, siamo costantemente alla ricerca di connessioni tra questi tre elementi”: ha dichiarato Kyle Schlegel, marketing director della Wilson, relativamente alla collaborazione con Supreme. Un brand di streetwear e skating divenuto di culto, ma che nel recente passato avevamo già visto con Fila (2007), Nike (2011, 2013, 2015) e Lacoste (2017, 2018).
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Una ‘New Wave’ di tennisti giovani, talentosi e prossimi campioni si sta facendo largo, insomma. Come dimostrano anche i risultati di Kyrgios, Alexander Zverev e Garbiñe Muguruza (questi ultimi nel catalogo Palace insieme agli skaters Blondey McCoy e Lucien Clarke). E gli ultimi outfit di Serena Williams – in Nike, disegnato da Virgil Abloh – e Maria Sharapova – in Riccardo Tisci – potrebbero preludere a un ulteriore colpo di scena. A quando una linea di abbigliamento ‘street’ disegnata direttamente da uno di questi atleti?
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