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L’Italia dura un tempo: alla fine le solite amnesie su palla inattiva premiano la Germania

La speranza dura un tempo, poi la Germania ribalta l’Italia e rende difficilissima la qualificazione alle Finals di Nations League. A San Siro, gli Azzurri passano in vantaggio con Tonali, ma nella ripresa subiscono la rimonta tedesca con due gol di testa. Adesso, per conquistare un posto alla fase finale, servirà un’impresa domenica a Dortmund.

La partita si apre con la Germania che impone il proprio possesso palla, ma senza creare pericoli concreti. L’Italia, invece, alla prima vera occasione colpisce: Bastoni cambia gioco per Barella, che verticalizza per Politano. Il napoletano supera Raum in velocità e serve al centro, dove il tedesco Tah non riesce a rinviare. Tonali ne approfitta e batte Baumann per l’1-0.

Gli Azzurri sfruttano bene le difficoltà difensive della squadra di Nagelsmann, in particolare sulla fascia sinistra, dove Musiala non aiuta abbastanza Raum in fase di copertura. Nonostante il vantaggio, la Germania continua a gestire il possesso con i difensori centrali Tah e Rudiger e i mediani Gross e Goretzka, cercando di sfondare sulle fasce con Kimmich e Raum per servire Musiala tra le linee.

L’Italia rischia su un colpo di testa alto di Goretzka e su un tiro parato da Donnarumma, ma in generale si difende con ordine, con Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori impeccabili. Nonostante il predominio tedesco nel possesso palla, gli Azzurri si rendono pericolosi e solo due grandi interventi di Baumann impediscono a Tonali e Kean di trovare il raddoppio. Si va così all’intervallo con l’Italia avanti e con più tiri in porta rispetto agli avversari.

Nel secondo tempo, Nagelsmann cambia volto alla Germania: fuori Raum, dentro Schlotterbeck per dare più solidità alla difesa, mentre in attacco Kleindienst prende il posto di Burkardt. Sané si sposta a sinistra e Musiala agisce da trequartista. I cambi danno subito i loro frutti: al 48′, Kimmich pennella un cross perfetto per Kleindienst, che sovrasta Bastoni e di testa firma l’1-1.

L’Italia accusa il colpo e rischia di capitolare subito dopo, quando Donnarumma salva su Kimmich. Spalletti corre ai ripari inserendo Ricci per Rovella e Bellanova per Politano, e gli Azzurri reagiscono con due grandi occasioni: prima Kean, servito da un tacco di Tonali, sfiora il gol con un tiro alto, poi Raspadori spreca una grande occasione a tu per tu con Baumann.

Italia, un secondo tempo da dimenticare

La Germania continua a spingere e al 76′ colpisce ancora da palla inattiva: su calcio d’angolo battuto da Kimmich, Goretzka sfugge alla marcatura di Bastoni e con un colpo di testa preciso sigla il 2-1. Ancora una volta, come contro la Francia a novembre, le palle inattive si rivelano fatali per gli Azzurri.

Spalletti tenta il tutto per tutto inserendo Daniel Maldini per Raspadori, e nel finale anche Lucca e Frattesi per Kean e Barella. L’Italia ci prova fino alla fine, ma Baumann si conferma decisivo negando il gol prima a Maldini e poi evitando un’autorete di Kleindienst.

Gli Azzurri chiudono in dieci per l’infortunio al ginocchio sinistro di Calafiori e devono ora affrontare un’impresa proibitiva a Dortmund. Inoltre, la statistica pesa: l’Italia non batte la Germania dal 2012 e ha un problema evidente sulle palle inattive. Servirà un cambio di marcia per evitare un’altra delusione.

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