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La prima volta della Valle D’Aosta Marathon

Manca ancora quasi un mese, ma vale la pena prepararsi per tempo vista l’occasione. Quella della prima Valle D’Aosta Marathon che si svolgerà il 23 giugno sulle strade di Donnas e Pont-St-Martin. A disposizione di runner e amatori, quattro opzioni: I classici 42,195 km, la ‘mezza distanza’ e due 10 km, una competitiva e una no. Una prima volta interessante, insomma per una corsa che gli organizzatori sperano riesca a imporsi rapidamente.

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La Valle D’Aosta Marathon si presenta

Un evento definito “unico“, “fantastico” e “memorabile” dallo stesso sito ufficiale. Che si sbilancia nel presentare l’evento, il regolamento e le condizioni di partecipazione. Ovviamente le iscrizioni sono già aperte, e ci sarà tempo fino al 20 giugno (con supplemento la mattina della corsa, tra le 7 e le 8, a un prezzo maggiorato di 10 euro) per raggiungere i 400 partecipanti previsti.

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Che saranno chiamati ad affrontare un tracciato pianeggiante, secondo i criteri di una gara urbana su percorso stradale, creato da Marco Dalbard. “È stato lui a trovare l’itinerario da 42 km”, ha dichiarato il presidente del Club Super Marathon Paolo Francesco Gino, che organizza con il patrocinio del Comune di Point Saint Martin Assessorato allo Sport, il sostegno delle amministrazioni comunali e l’aiuto di innumerevoli associazioni locali.

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Il percorso nella Piana di Donnas

La partenza di tutte le gare suddette sarà alle ore 8:30, dal Ponte Romano in Piazza IV Novembre a Pont Saint Martin. Da lì partirà il giro della bassa Valle di 21 km, da ripetere due volte per i corridori della distanza ‘regina’ o una sola per la ‘mezza’. A un primo tratto di strade asfaltate chiuse al traffico della piana tra Pont-Saint-Martin e Donnas ne succederanno altre libere, ma comunque secondarie e poco frequentate.

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Il futuro della Valle D’Aosta Marathon

“Alla corsa parteciperà sicuramente Giorgio Calcaterra, uno dei nomi di spicco della corsa su strada italiana, ma mi impegnerò con una serie di iniziative per chiamare altri nomi importanti della maratona nostrana” ha continuato Paolo Francesco Gino. Al quale ha fatto eco l’esperto Franco Ceseracciu: “Speriamo di far apprezzare al meglio le nostre comunità e le peculiarità del territorio della bassa Valle. L’aspetto sportivo ovviamente sarà dominante, ma quello che a noi interessa è che la gara possa diventare un vero trampolino, non solo un punto di arrivo, per far conoscere le bellezze delle nostre zone, creando qualcosa di duraturo nel tempo”.

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