Si gioca in squadra con una palla, una rete, e un campo tracciato sulla sabbia. Ma non è beach volley. Lo sport dell’estate si chiama footvolley, ed è una variante della pallavolo giocata con i piedi, sulla sabbia. Come nel beach volley, anche i tornei di ‘foot’ sono ospitati generalmente in località balneari durante i mesi estivi (tra cui la curiosa e oramai celebre Bobo Summer Cup – o Bomber Summer Cup, torneo promosso e organizzato dall’ex bomber azzurro Christian Vieri). Il footvolley annovera sempre più appassionati sui litorali del nostro paese, e tuttavia non nasce in Italia, bensì in Brasile, nella celebre spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, dove si disputano alcune delle gare più importanti del mondo.
Footvolley, dove nasce, come si gioca
Nata nei primi anni Sessanta a Rio de Janeiro, la disciplina del footvolley mixa le regole del beach volley alle abilità tecniche del calcio. Inizialmente un semplice passatempo da spiaggia, ha iniziato a diffondersi soprattutto grazie alla ‘pubblicità’ che le fecero i grandi calciatori, fino ad arrivare sui litorali di tutto il continente americano (Miami è un’altra località dove s tengono tornei seguitissimi) e quindi oltreoceano. Oggi esiste una European Footvolley League, che organizza tornei internazionali nel vecchio continente, mentre in Italia stanno nascendo sempre più associazioni sportive dilettantistiche che permettono di praticare questo divertente gioco da spiaggia.
Ma come si pratica? Le regole sono semplici: si gioca in un campo rettangolare che misura 18 x 9 metri. Al centro vi è una rete alta 2.20 metri (poco meno della rete da pallavolo e del beach volley femminile). Le squadre si compongono solitamente di coppie. Come nella pallavolo classica, non possono esserci più di 3 passaggi per azione nella stessa squadra, e un giocatore non può toccare palla per due volte consecutive. Lo scopo è mettere a palla a terra nel campo avversario, oltrepassando la rete. Solo che tutto questo si deve fare con qualsiasi parte del corpo che non siano braccia e mani. Vince il set chi arriva a 15, 18 o 21 punti (2 set su 3 o 3 su 5). Insomma, le regole sono le stesse del beach volley, solo che si usano principalmente i piedi per mandare la palla nel campo avversario. Il che dà adito a eclatanti rovesciate, teatrali evoluzioni e salti che rendono il gioco divertente da praticare e un vero spettacolo da guardare.