La Lazio interrompe la sua striscia di quattro successi consecutivi in Europa League pareggiando 0-0 all’Olimpico contro il Ludogorets nella quinta giornata della Fase Campionato 2024/25. Un match frustrante per gli uomini di Marco Baroni, che hanno trovato davanti a sรฉ una difesa bulgara compatta e una conduzione arbitrale discutibile, culminata nel mancato rigore su Isaksen nel secondo tempo.
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— UEFA Europa League (@EuropaLeague) November 28, 2024
Primo tempo: dominio sterile
Con sette cambi rispetto al match di Serie A contro il Bologna, Baroni ha schierato un 4-2-3-1 che ha faticato a trovare spazi contro il 5-4-1 difensivo del Ludogorets. Nonostante il dominio territoriale, la Lazio ha creato poche occasioni nitide: Dia ha avuto due spunti interessanti, ma il portiere Bonmann non รจ mai stato davvero messo alla prova. La manovra biancoceleste รจ risultata troppo lenta e prevedibile, con un utilizzo eccessivo della fascia sinistra dove Pellegrini ha cercato invano di fare la differenza.
Ripresa: miglior approccio, stessa sorte
Nella ripresa, Baroni ha rivoluzionato lโassetto inserendo Lazzari, Castellanos, Isaksen e Rovella. Questi cambi hanno dato maggiore dinamismo e ampiezza al gioco della Lazio, che ha iniziato a creare piรน pericoli. Tuttavia, il muro del Ludogorets ha retto, con Bonmann sempre attento e decisivo.
A un quarto dโora dalla fine, lโepisodio piรน discusso: Marcus interviene in ritardo su Isaksen in area, ma nรฉ lโarbitro Strukan nรฉ il VAR hanno assegnato il rigore. Una decisione che ha mandato su tutte le furie Baroni e ha reso la partita ancora piรน nervosa e spezzettata. L’ultimo guizzo della Lazio รจ arrivato con Guendouzi, ma la sua conclusione si รจ infranta sulla traversa.
Per la Lazio, questo 0-0 rappresenta unโoccasione persa per chiudere definitivamente i giochi in ottica qualificazione diretta agli ottavi. Ora sarร decisivo l’ultimo turno della Fase Campionato. Nonostante il risultato, la squadra di Baroni resta imbattuta nella competizione, ma il pareggio lascia un retrogusto amaro, sia per il mancato rigore che per lโincapacitร di sfondare contro una squadra votata esclusivamente alla difesa.