Roma-Lecce 4-1, la cura Ranieri comincia a fare effetto sui giallorossi che travolgono i salentini con un secondo tempo sontuoso. Claudio Ranieri trova finalmente il primo successo sulla panchina della Roma. Dopo tre tentativi infruttuosi, i giallorossi superano il Lecce con un netto 4-1 nella 15ª giornata di Serie A, davanti al pubblico dell’Olimpico. Una prestazione brillante, soprattutto nel secondo tempo, con Saelemaekers, Mancini, Pisilli e Koné protagonisti. Decisivo anche El Shaarawy, ispiratissimo nel ruolo di assistman.
Vinciamo noi! 💛❤️
— AS Roma (@OfficialASRoma) December 7, 2024
Nel secondo tempo decidono i gol di Mancini, Pisilli e Kone, tutti sotto la Sud! #RomaLecce pic.twitter.com/HzuyphqqBS
Primo tempo: equilibrio e rigore di Krstovic
La Roma parte con il piede sull’acceleratore e sblocca il match al 14′. El Shaarawy, autore di un’ottima prova, trova un preciso assist per Saelemaekers, che da posizione defilata batte Falcone con un mancino potente.
Tuttavia, poco dopo, Ranieri è costretto al primo cambio: Celik si infortuna e lascia il posto ad Abdulhamid al 23′. Il Lecce, fin lì timido, approfitta di un’ingenuità difensiva al 36′: Abdulhamid travolge Coulibaly in area, regalando un rigore agli ospiti. Krstovic, freddo dal dischetto, batte Svilar con un destro perfetto sotto l’incrocio. Nonostante qualche occasione nel finale, come un tiro pericoloso di Saelemaekers, il primo tempo si chiude sull’1-1.
Secondo tempo: dominio assoluto della Roma
La Roma torna in campo con un’altra mentalità e si riporta subito avanti al 49′. El Shaarawy si inventa un altro assist perfetto, questa volta per Mancini, che sovrasta Baschirotto e insacca di testa. Dopo un controllo del VAR, il gol viene convalidato.
Il Lecce, colpito psicologicamente, fatica a reagire e al 66′ arriva il tris. In contropiede, la Roma sfrutta un pallone recuperato da Koné a metà campo. Pisilli, servito da Abdulhamid, si inserisce in area e con freddezza piazza il pallone all’angolino.
Il definitivo 4-1 arriva all’86’, ancora su ripartenza. Un errore difensivo di Gaspar, che scivola e perde palla, permette a Pisilli di servire Koné, il quale supera due avversari e batte Falcone con un tiro preciso sul secondo palo.
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