
L’arrivo di Igor Tudor alla Juventus non è solo una questione tecnica e tattica, ma ha un impatto significativo anche sul bilancio del club. L’esonero di Thiago Motta, che aveva firmato un contratto triennale con i bianconeri, rappresenta un costo imprevisto che si aggiunge agli esborsi già sostenuti per l’addio di Massimiliano Allegri e altri oneri straordinari, per un totale di 36 milioni di euro.
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Secondo La Gazzetta dello Sport, la Juventus dovrà accantonare per intero gli stipendi di Motta e del suo staff per i prossimi due anni, per un costo pari a circa 13-14 milioni di euro, oltre al milione lordo necessario per l’ingaggio di Tudor. Un impegno finanziario non preventivato che complica la gestione economica del club.
L’obiettivo per l’esercizio 2024/25 è contenere la perdita entro i 32 milioni di euro, per evitare un ulteriore aumento di capitale dopo quello da 200 milioni già operato da Exor. La qualificazione in Champions League ha portato una boccata d’ossigeno con 65 milioni di premi Uefa, a cui si aggiungono circa 20 milioni dalla partecipazione al Mondiale per Club. Ma l’assenza di un main sponsor incide negativamente sulle entrate.
Juventus e mercato di giugno: sacrifici necessari?
La Juventus ha visto raddoppiare i ricavi dal player trading, passando da 34 a 67 milioni di euro, con 14 milioni di plusvalenze derivanti dai riscatti di Rovella e Pellegrini da parte della Lazio. Ora, però, il cambio di allenatore rende necessaria una strategia più aggressiva sul mercato.
La finestra estiva legata al Mondiale per Club potrebbe diventare un’occasione per operazioni più incisive del previsto, con la necessità di incassare almeno 30 milioni di euro. L’alternativa alla vendita di giocatori sarebbe un nuovo aumento di capitale da parte di John Elkann, una scelta che la proprietà sta valutando attentamente.
La sostenibilità finanziaria della Juventus, in ogni caso, dipende anche dai risultati sportivi: ecco perché diventa fondamentale la qualificazione in Champions League. Senza dimenticare la competitività della rosa futura. La dirigenza dovrà bilanciare la necessità di tagliare i costi con quella di mantenere una squadra all’altezza degli obiettivi sportivi.
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