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Juventus-Lazio, furia Fabiani: “Pugno di Douglas Luiz a Patric, a che serve il Var?”

fabiani action var

La Lazio esce sconfitta dallo scontro con la Juventus a causa di un autogol sfortunato di Gila, ma la vera polemica nasce dagli episodi arbitrali, che hanno infiammato il post-partita. Angelo Fabiani, direttore sportivo dei biancocelesti, si è scagliato contro l’uso del VAR, dichiarando: “Non c’è uniformità di giudizio, a cosa serve questo VAR? Petizione per abolirlo”.

Non è stata solo l’espulsione di Alessio Romagnoli, arrivata tramite VAR per un fallo su Pierre Kalulu, a suscitare rabbia tra i laziali. Due episodi, in particolare, hanno scatenato l’ira della squadra. All’83’, poco prima dell’autorete, Douglas Luiz ha colpito Patric lontano dal pallone, ma né l’arbitro né il VAR hanno ritenuto opportuno intervenire per un possibile rosso per condotta violenta. Un altro episodio al 90′, ancora con protagonista Douglas Luiz, ha visto un intervento pericoloso a piede a martello su Nicolò Rovella, che ha portato solo a un cartellino giallo, senza che venisse richiesta una revisione del VAR per valutare un possibile rosso.

Gli episodi sono stati definiti “intollerabili” da Fabiani, che, intervistato da Sky Sport, ha attaccato duramente l’uso del VAR: “Non è questione di rabbia, i nostri ragazzi hanno fatto una gara eccezionale, ma ciò che lascia rammarico è la mancanza di uniformità nei giudizi. Poco prima del gol, Douglas Luiz colpisce Patric, ma il VAR non interviene. Lo stesso Luiz entra pericolosamente su Rovella, e anche lì nessun intervento del VAR. Però sull’espulsione di Romagnoli sì. L’arbitro aveva visto bene, ma il VAR non è intervenuto in altri casi evidenti”. (continua dopo la foto)

Il duro intervento di Douglas Luiz su Rovella non “visto” dal Var

Fabiani ha continuato: “A Firenze ci hanno dato contro un rigore dubbio. Vorrei capire: questa sala VAR, a cosa serve? Se esiste, deve essere usata per tutti gli episodi. Così com’è ora, è un male per il calcio. Non solo per la Lazio, perché ci riprenderemo, ma questo VAR non porta da nessuna parte. Se continuiamo così, tanto vale giocare a calcetto e togliere tutti i contatti. Se questo è il VAR, dovremmo fare una petizione, una class action per abolirlo. Sta creando danni enormi, senza uniformità. C’è stata condotta violenta e sarebbe dovuta essere punita, ma non lo è stata. I ragazzi si sentono presi in giro, sono frustrati”.

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