
La Juventus volta pagina e torna a parlare francese. L’arrivo ufficiale di Damien Comolli nel ruolo di direttore generale segna l’inizio di una nuova era, l’ennesima dopo il declino dell’epopea dei nove scudetti consecutivi. Un periodo amaro, che ha spinto John Elkann a cestinare il primo progetto tecnico della sua gestione.
La Juventus riparte senza Giuntoli: un nuovo anno zero con Comolli e Chiellini #Juventus https://t.co/sXaVJuqCHF
— StileJuventus (@StileJuventus) June 3, 2025
Nonostante la Coppa Italia dell’anno scorso e la qualificazione in Champions acciuffata in extremis quest’anno, Elkann ha deciso per una nuova svolta dopo il fallimento di Thiago Motta. In ordine di tempo sono saltati l’allenatore, Francesco Calvo e infine Cristiano Giuntoli, celebrato solo un anno fa come “Miglior Direttore Sportivo dell’anno” ai Globe Soccer Awards.
Ora il baricentro si sposta su Comolli, che affida un ruolo centrale a Giorgio Chiellini e prepara le mosse della rifondazione. La prima: un incontro immediato con Igor Tudor, previsto per domani, nel terzo giorno di ripresa degli allenamenti. Dopo la telefonata distensiva di Elkann al tecnico croato è passato un messaggio forte: Tudor è piĂ¹ che un semplice traghettatore.

Si sa che la Juventus avrebbe voluto Conte sulla sua panchina, ma il dietrofront del tecnico del Napoli ha cambiato le carte in tavola. Ed Elkann, in mancanza di candidati credibili (almeno per ora, perchĂ© qualcuno parla di Simone Inzaghi), ha fatto buon viso a cattivo gioco e con Tudor ha parlato di futuro: prima mossa, la valutazione della rosa per la prossima stagione. SarĂ questo il fulcro dell’incontro fra il tecnico e Comolli.
La seconda mossa è di mercato. Comolli ha già riaperto i contatti con il PSG per Randal Kolo Muani, obiettivo numero uno per la nuova Juventus. L’idea è di rinnovare il prestito non solo per il Mondiale per club, ma anche per l’intera stagione 2025/26. Tudor, nel frattempo, lo ha gradualmente preferito a Dusan Vlahovic, invertendo le gerarchie iniziali.
La terza mossa obbligata, per il neo dirigente francese, è trovare il successore di Giuntoli. In pole c’è Hasan Salihamidzic, ex Juventus da calciatore e direttore sportivo del Bayern Monaco, dove ha collezionato trofei e competenze.
In corsa per il ruolo, nel caso non arrivasse Salihamidzic, restano anche Riky Massara (attualmente piĂ¹ defilato) e Diego Lopez, stimato soprattutto da Comolli. Sullo sfondo, attenzione a Matteo Tognozzi, pronto a rientrare con il delicato compito di responsabile scouting. (continua dopo la foto)

La Juventus che sta nascendo avrĂ una nuova struttura tecnica, un nuovo linguaggio calcistico e – almeno nelle intenzioni – un progetto piĂ¹ coerente e internazionale. BisognerĂ vedere se questa rivoluzione produrrĂ risultati immediati o se, invece, richiederĂ tempo.
Le perplessitĂ dei tifosi riguardano soprattutto una certa confusione sul futuro tattico della squadra. PerchĂ©, anche se i dirigenti ora minimizzano, erano stati contattati prima Antonio Conte, poi Gasperini. Due allenatori dalle idee diametralmente opposte. E Tudor, inevitabilmente, somiglia a un ripiego, anche se agli juventini piace. Ma ora è finito il tempo delle incertezze: il nuovo progetto dev’essere chiaro, per il bene del club e della squadra.
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