
Anche Jasmine Paolini è andata Ko. Sta diventando un Wimbledon impietoso per i big, soprattutto nel tabellone maschile dove le teste di serie cadono come birilli. Ma anche il torneo femminile non fa sconti. Dopo l’eliminazione precoce di alcuni nomi pesanti, arriva la sconfitta di Jasmine, uscita di scena al secondo turno contro una giocatrice fuori dalla top 70.
“SONO STANCA” 🇮🇹
— We Are Tennis Italia (@WeAreTennisITA) July 3, 2025
Tutta la delusione di Jasmine Paolini, eliminata al 2° turno di Wimbledon da Rakhimova 😔
“Lei ha giocato una grande partita, ma io sarei dovuta rimanere più concentrata. La mia attenzione andava su e giù, questo è stato il problema più grande” 🗣️
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Il sogno di Paolini, finalista sull’erba londinese appena dodici mesi fa, si è interrotto clamorosamente sul campo 3 contro la russa Kamilla Rakhimova, numero 80 del mondo, che si è imposta in rimonta con il punteggio di 4-6 6-4 6-4. Una battaglia di due ore e 18 minuti che ha lasciato l’azzurra visibilmente scossa, al punto da non riuscire a nascondere la delusione mentre lasciava il campo. (continua dopo la foto)

Per la 29enne toscana è la prima volta in sei Slam che non supera almeno il terzo turno. Si era presentata da testa di serie numero 4, con grandi aspettative e un tennis che sembrava aver raggiunto la maturità definitiva. Invece, qualcosa si è rotto sin dai primi game, anche nel set vinto, con una serie di segnali preoccupanti che hanno trovato conferma nel secondo e terzo parziale.
Ben 40 errori non forzati e un dritto fuori fase hanno complicato una giornata nata male e finita peggio. Rakhimova, al contrario, ha preso fiducia col passare dei game, scrollandosi di dosso l’emozione (e i doppi falli: 9 nei primi due set) e giocando un terzo set quasi perfetto.
Il quarto match point è stato quello buono, e per la russa è arrivata la prima vittoria in carriera contro una top 10 al settimo tentativo. E la nostra campionessa a quel punto ha abbassato il capo, mostrando una tristezza e una frustrazione che di solito non le appartengono.
A fine partita, Paolini non ha nascosto la sua amarezza: “È una sconfitta difficile da digerire. Non ho mai trovato il mio ritmo, non riuscivo a spingere col dritto e ho commesso troppi errori. Kamilla ha giocato bene, ma so che avrei potuto fare di più. Fa male uscire così, ma cercherò di ripartire”. Parole lucide, ma segnate da una delusione profonda, che confermano quanto questa eliminazione sia stata un colpo durissimo. (continua dopo la foto)

Sul piano del ranking, le conseguenze sono pesanti: Paolini, attuale numero 4 WTA, perderà 1230 punti, scivolando all’ottavo posto con 3576 punti. Alle sue spalle, però, si avvicinano minacciose Anisimova (3327), Navarro (3250) ed Elena Rybakina (2746), ancora in corsa a Wimbledon e perfettamente a loro agio sull’erba.
L’Italia perde così la sua rappresentante più accreditata per un buon risultato finale, che è anche l’unica azzurra mai arrivata in una finale sull’erba più celebre del mondo. E il torneo continua a sorprendere, con risultati inaspettati che minano ogni certezza.
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