Italvolley d’oro a Parigi Julio Velasco da brividi sulle ragazze della pallavolo italiana. È entusiasta (e come potrebbe non esserlo…) il Ct dell’Italvolley al termine del match contro gli Stati Uniti, vinto dalle azzurre per 3-0 e valso una storica medaglia d’oro. “Si sta benissimo dopo aver vinto, forse non ci credo del tutto. Una olimpiade così dove abbiamo perso un solo set nella prima partita, anche se la Repubblica Dominicana gioca bene”.
Poi aggiunge: “È un record storico, quarti, semifinale e finale tutte tre a zero contro squadre forti ed esperte. Gli Usa sono le campionesse olimpiche, ma oggi forse abbiamo fatto la nostra partita migliore. Nel mondo di oggi si contano i “like” e “clic”, se metti Egonu fai molti più “clic”, ma oggi se parliamo di questa squadra fai i “clic” anche se non ci metti Velasco o Egonu. Siamo un team straordinario, un lavoro dove tutto funzionava e ognuno faceva il suo”.
Coach Velasco spende parole importanti sul suo staff con Lorenzo Bernardi e Massimo Barboloni: “Io avevo anche uno staff che lavorava per me e mi faceva riposare, ho sempre pensato che gli assistenti del primo allenatore di una nazionale deve essere un allenatore di Serie A. Ho sempre fatto così, credo sia giusto anche in Argentina. Credo che i collaboratori debbano essere autonomi e autorevoli, così come le giocatrici. Loro sono donne, ero molto curioso di fare un lavoro con loro”.
Sulle differenze tra allenare una nazionale maschile e una femminile il Ct ha invece confessato: “Mi mancava, avevo fatto una sola stagione. Ho preso la nazionale femminile tempo fa quando nessuno ci credeva, prima di accettare un’offerta dal calcio. Ai tempi si diceva che era impossibile ma poi hanno vinto un mondiale nel 2002 con Bonitta. Ho sempre creduto nelle donne, sono padre e nonno di donne, loro sono diverse, già nel 1997 usavo i metodi che avevo con i ragazzi ma non funzionava, le donne mi hanno migliorato tantissimo”.
E ora che farà Velasco? Domanda scontata e risposta come da previsione. “Ci sono i miei nipoti, mia moglie. Da domani però sparisco per una settimana, ho bisogno di riposarmi. È giusto che parlino le giocatrici…abbiamo avuto anche diverse avversità: si sono fatte male Pietrini, Degradi e Bonifacio che potevano essere importanti”. Poi conclude: “Queste ragazze hanno avuto una grande capacità di cambiamento, le cose proposte sono state subito chiare e sono riuscite a farle. Partendo dalla battuta e dalla ricezione dove abbiamo dedicato molto tempo. Ma anche la difesa, che oggi ha funzionato in maniera straordinaria. Non bisognava sovraccaricare Egonu e andava realizzato un gioco corale, giocando molto in primo tempo, su questo abbiamo lavorato molto. È questo che hanno migliorato velocemente, ma l’hanno fatto perché erano convinte. Poi chiaro che avere Antropova dietro a Egonu dà molta tranquillità”.