
L’Italia del calcio apre un nuovo corso all’insegna di carattere e pragmatismo. Dopo le ultime, pesanti delusioni dell’era Spalletti, la Federazione sceglie di ripartire puntando sull’uomo che in campo incarnava grinta e identità: Gennaro Gattuso.
Buffon conferma: Gattuso sarà il ct dell’Italia. «È la scelta migliore» https://t.co/O8JzXLqVie
— Calcio e Finanza (@CalcioFinanza) June 15, 2025
L’obiettivo è uno solo: riportare la Nazionale ai livelli che merita, scacciando le ombre recenti e riaccendendo la passione di un Paese intero. La strada è in salita, ma la direzione sembra finalmente tracciata. C’è da raggiungere una qualificazione mondiale (probabilmente attraverso i playoff) e il nostro calcio non può più permettersi errori. (continua dopo la foto)

Ad annunciare di fatto l’arrivo di Gattuso è Gianluigi Buffon, attuale capo delegazione azzurro, che ai microfoni di Rai Sport non usa giri di parole: “Abbiamo lavorato e stiamo lavorando, attendiamo gli ultimi dettagli. Con il presidente e tutta la Federazione abbiamo avuto giorni abbastanza densi e pieni di momenti di ogni tipo. Credo che alla fine abbiamo fatto la scelta migliore possibile“.
Un endorsement pieno, che certifica la voglia di voltare pagina dopo le recenti figuracce: “Si riparte da dove si è sempre ripartiti dopo i momenti bui”, aggiunge l’ex portiere, “cercando di pungolare noi stessi sul nostro ruolo e su quello che dovremo esercitare sui ragazzi e sugli allenatori. Quello che realmente interessa è evitare di fare figure non da Italia. Fra perdere e farlo in un certo modo c’è differenza”.
Le parole di Buffon non riguardano dunque soltanto l’arrivo dell’ex giocatore del Milan sulla panchina azzurra, ma indirettamente coinvolgono la passata gestione tecnica. Impossibile non collegare questa frase molto dura a Luciano Spalletti e all’umiliazione subita dalla nostra Nazionale in Norvegia. Una sconfitta per 3-0 che ha già compromesso la qualificazione diretta al Mondiale.
Il compito di Gattuso sarà innanzitutto portare l’Italia al prossimo Mondiale americano, obiettivo che oggi, dopo il ko con la Norvegia e la sofferta vittoria con la Moldova, si presenta in salita. “Il calcio si è livellato, vincere è diventato difficile con chiunque“, avverte Buffon, “ma tra perdere e perdere in una certa maniera c’è differenza e si può evitare con alcuni accorgimenti“. (continua dopo la foto)

Infine, una stoccata al clima interno e alle recenti polemiche, come quelle legate al rifiuto di Acerbi: “Alla base c’è sempre la volontà del calciatore. Molti ragazzi con cui ho condiviso la carriera, anche nelle situazioni che richiedevano che qualcuno rimanesse a casa, hanno sempre avuto il desiderio di presenziare e scrivere un’altra pagina importante con la Nazionale”.
“Questo tipo di intensità emotiva va ricercata, voluta e coltivata“, ha concluso Buffon, cercando di riaccendere l’orgoglio e la passione che tutti dovrebbero provare nel momento in cui sono chiamati a rappresentare il proprio Paese. La palla ora passa a Gattuso: all’Italia serve tornare a mordere.
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