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Italia avanti con Raspadori, ma la Moldavia fa paura: primo tempo chiuso sull’1-0

L’Italia chiude il primo tempo in vantaggio per 1-0 sulla Moldavia nella sfida di qualificazione ai Mondiali 2026, ma la prestazione degli Azzurri è tutt’altro che rassicurante. Al termine di 45 minuti intensi, la squadra di Spalletti ha trovato il gol con Giacomo Raspadori, ma ha anche concesso diverse occasioni pericolose agli avversari.

Gol di Raspadori sblocca il match

La rete che al momento decide la sfida arriva al 40’: l’attaccante del Napoli è bravo a raccogliere un pallone vagante in area e a concludere di destro nell’angolino basso. Un premio alla pressione azzurra, aumentata progressivamente nel corso del primo tempo.

Occasioni e brividi: Raspadori ispirato, Ranieri fermato dalla traversa

La Nazionale era già andata vicina al vantaggio in più occasioni. Al 17’ Luca Ranieri colpisce la traversa con un colpo di testa su assist di Raspadori. Pochi minuti prima, Frattesi e Dimarco avevano mancato la porta da buona posizione. Retegui ci prova due volte ma senza fortuna, mentre Ricci e Tonali agiscono da registi con alterni risultati.

REGGIO NELL’EMILIA, ITALY – JUNE 09: REGGIO NELL’EMILIA, ITALY – JUNE 9: Giacomo Raspadori of Italy celebrates after scoring the goal during the FIFA 2026 Qualifier between Italy and Moldova at Mapei Stadium – Citta’ del Tricolore on June 09, 2025 in Reggio nell’Emilia, Italy. (Photo by Claudio Villa – FIGC/FIGC via Getty Images)

Moldavia pericolosa su corner, VAR salva l’Italia

Nonostante l’iniziativa italiana, la Moldavia si è fatta vedere con decisione. Al 9’ un gol di Nicolaescu è stato annullato dal VAR per fuorigioco millimetrico. Nel finale di tempo i moldavi collezionano tre corner consecutivi, arrivando anche vicini al pareggio con Dumbravanu, che sbaglia due colpi di testa da buona posizione.

L’Italia regge, ma serve di più

All’intervallo il vantaggio azzurro è meritato, ma la squadra di Spalletti dovrà alzare il livello nella ripresa per non rischiare brutte sorprese. La Moldavia ha dimostrato di poter fare male soprattutto sulle palle inattive, e la tenuta difensiva italiana è apparsa tutt’altro che impeccabile.

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