
25 milioni l’anno. Quasi 3 mila euro all’ora. No, non è il jackpot di una lotteria fantascientifica, è il nuovo contratto di Simone Inzaghi con l’Al Hilal. L’allenatore che ha riportato l’Inter tra le grandi d’Europa dice sì alla corte saudita e vola a Riad come l’allenatore più pagato al mondo. Una scelta che spiazza, ma non sorprende.
Del resto, difficile dire di no ai soldi arabi – e anche al lusso, alla stabilità economica e a una sfida completamente nuova.
L’ultima standing ovation nerazzurra
Simone Inzaghi saluta l’Inter dopo quattro stagioni intense, sei trofei messi in bacheca – uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane – e due finali di Champions League raggiunte, tra cui quella del 2023 sfiorata contro il Manchester City e la più amara contro il PSG nel 2025. Un palmarès che lo consacra tra i tecnici più vincenti della storia nerazzurra, dietro soltanto a mostri sacri come Helenio Herrera e Roberto Mancini.
Sui social il suo addio ha acceso una tempesta di commenti: tra chi lo saluta con gratitudine per i successi ottenuti e chi non ha ancora digerito il pesante ko in finale europea. Ma l’affetto prevale: in tanti riconoscono a Inzaghi la capacità di aver riportato stabilità, gioco e ambizione in casa Inter. E qualche battuta sui petroldollari, va detto, non manca mai.
Al Hilal: tra soldi, stelle e… aspettative
Il club saudita non è nuovo ai grandi nomi: in campo ha Neymar (quando è sano), Milinkovic-Savic e Koulibaly. In panchina, ora, punta su un tecnico che ha dimostrato di saper reggere la pressione e far rendere i campioni. Ma attenzione: vincere in Arabia è obbligatorio, e le aspettative sono enormi e trapelano dai primi dettagli sul contratto e sull’uscita consensuale dall’Inter.
Come altri prima di lui
Inzaghi non è il primo a intraprendere la via dorata del Golfo: Mancini ha già detto sì alla Nazionale saudita, Gerrard ha accettato la panchina dell’Al Ettifaq, Mourinho è a un passo dall’Al Qadsiah, e anche Xavi, ai tempi dell’Al Sadd, ha fatto scuola. Il Medio Oriente è sempre più il nuovo Eldorado del calcio.
E ora? L’Inter cerca un erede
La partenza di Inzaghi apre un vuoto enorme a Milano. Si parla di Fabregas come nome in pole, ma non senza ostacoli. Il dopo-Inzaghi si annuncia tutt’altro che semplice. E l’intero assetto nerazzurro potrebbe subire un vero e proprio scossone.
Simone Inzaghi vola verso un’esperienza esotica e dorata, dopo aver conquistato Milano con pazienza, lavoro e risultati. Lo fa da professionista serio, con l’applauso dei suoi tifosi e le tasche (molto) più piene. E chissà, magari un giorno tornerà. Con le valigie, e anche con i soldi per ricomprare l’Inter.
Foto in anteprima realizzata con il supporto dell’AI