x

x

Vai al contenuto

Inter, Marotta “frena” Pio Esposito: “Forte, ma per diventare un campione…”

Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, ha voluto lanciare un messaggio sul futuro di Francesco Pio Esposito, giovane attaccante nerazzurro convocato da Rino Gattuso per le qualificazioni mondiali con la Nazionale. Durante la presentazione della decima edizione del torneo internazionale “La Passione di Yara”, a Valbrembo, il dirigente ha ribadito che il ragazzo ha davanti a sé un percorso promettente, ma che il talento da solo non basta.

“Francesco Pio Esposito è sicuramente un grande talento, ma per diventare un campione deve crescere ancora“, ha dichiarato Marotta, sottolineando come la convocazione in azzurro rappresenti un traguardo prestigioso per un ventenne. Il presidente ha voluto dare merito anche al contesto familiare e societario che ha permesso al giovane di esprimersi.

“I meriti sono quasi tutti suoi anche se vanno abbinati al lavoro fatto dalla famiglia, che ha educato lui e i fratelli al meglio, al percorso fatto nell’Inter e alle sue capacità”.

Marotta ha voluto rimarcare che, per fare il salto definitivo, serviranno qualità che vanno oltre il talento: “Oggi lo possiamo considerare un talento vista l’età, ma per diventare un campione serve acquisire qualità come umiltà, perseveranza e passione in ciò che fa”.

Il presidente nerazzurro ha concluso il suo intervento ricordando quanto spesso il talento non sia sufficiente se non accompagnato da valori umani: “Pio ha già raggiunto un grande livello di maturità, ma personalmente ho visto molti talenti che sono rimasti tali perché non hanno abbinato le qualità tecniche a quelle umane. Finora ha svolto un percorso positivo, speriamo di poterlo accompagnare al meglio“.

Un messaggio che suona come incoraggiamento e monito: per Esposito la strada è tracciata, ma il vero salto per diventare campione passa dalla capacità di restare con i piedi per terra. A margine di queste dichiarazioni, fra tifosi e addetti ai lavori gira una domanda: se Pio ha bisogno di tempo, come giusto che sia, perché l’Inter non ha arricchito il reparto offensivo con una quinta punta?

Leggi anche:

Argomenti